Presentazione Piano Sanitario, la protesta dei consiglieri comunali e non solo

Fabriano – Oggi pomeriggio il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore Filippo Saltamartini e la direttrice Nadia Storti, alla presenza di medici, sindacati e sindaci del comprensorio, hanno presentato il nuovo Piano Sanitario redatto dalla Giunta regionale. A polemizzare, per questo incontro a porte chiuse a Palazzo del Podestà, sia il mondo politico che sanitario. “A Palazzo del Podestà le consigliere ed i consiglieri comunali di Fabriano, che fino a prova contraria rappresentano la città, non sono stati invitati a partecipare, tranne una (il riferimento è a Chiara Biondi in quanto oltre ad essere consigliera comunale è assessore regionale, ndr) ed a chi di loro si è presentato, tra cui il sottoscritto, è stato espressamente proibito di entrare da una segretaria della Regione addetta all’organizzazione. Ognuno tragga le proprie conclusioni” l’affondo di Riccardo Ragni, maggioranza, Progetto Fabriano. Mina Fortunati del sindacato pensionati, insieme a Graziella Monacelli consigliera comunale e segretario PD Fabriano più alcune operatrici sanitarie hanno preparato per l’occasione due cartelli di protesta. Nel primo si legge “Siamo tutte infermiere precarie, ma non siamo innamorate di Saltamartini” in riferimento alle frasi pronunciate recentemente dall’assessore. Il cartello è stato mostrato all’ingresso di Palazzo del Podestà. In un secondo manifesto le richieste. “Vogliamo nuove sale operatorie, il recupero dell’ala A dell’ospedale, quella da 4.500 metri quadrati inagibile dal 2016, l’assunzione di personale per fisiatria, pediatria, reparti ospedalieri e distretto sanitario, l’abbattimento delle liste di attesa, il potenziamento dei servizi territoriali e della casa della comunità” la sintesi illustrata da Graziella Monacelli consigliera comunale e segretario PD. “Sono stati fatti inviti mirati – ha concluso Monacelli – lasciando fuori i consiglieri che sono l’espressione della città. Stiamo assistendo a una campagna elettorale infinita da parte della Regione”.

Marco Antonini