Papaveri e Papere al debutto il 25 marzo al Gentile con “Gli ultimi saranno ultimi”

Prossimo al debutto il 25 marzo al Teatro Gentile di Fabriano il nuovo spettacolo “Gli ultimi saranno ultimi” della Compagnia Papaveri e Papere. Un lavoro a cui auguriamo lo stesso successo di “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” del 2014 che, con 22 repliche in teatri di tutta Italia, ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti a festival e rassegne teatrali. Abbiamo contattato Stefano Stopponi, uno dei cinque fondatori della Compagnia e responsabile organizzativo, per qualche anticipazione e curiosità su questo nuovo spettacolo.

Un ritorno in scena con una nuova produzione della vostra Compagnia, quali e quante emozioni si provano a debuttare nel nostro Teatro Gentile proprio nella Giornata Internazionale del Teatro 2023?

Debuttiamo di nuovo al Gentile dopo nove anni dall’ultimo, per noi fortunato, “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”. E già questo è sufficiente per avere una sana “strizza da palcoscenico”. In realtà intorno al 27 marzo, dal 1962 data ufficiale della Giornata Mondiale del Teatro, abbiamo sempre cercato di organizzare al Teatro Gentile iniziative che potessero coinvolgere il pubblico fabrianese. E quando non è stato possibile presentare un nuovo lavoro, abbiamo organizzato altri eventi. Ultimo in ordine di tempo lo spettacolo “Mi sa che fuori è primavera” nel 2019, con Gaia Saitta, attrice fabrianese formatasi proprio al Gentile ai tempi della Compagnia della Rancia e oggi attiva a livello internazionale.

Una Compagnia che comunque in questi anni ha svolto tante attività, possiamo indicarne alcune?

Sintetizzare quindici anni di attività associativa non è semplice, provo a farlo in quattro punti: spettacoli, formazione, iniziative culturali, collaborazioni. Undici produzioni della Compagnia Papaveri e Papere, partendo da “Se devi dire una bugia dilla grossa” del 2009, che ci hanno portato a recitare principalmente tra Marche ed Umbria con puntate a Roma, in Trentino Alto Adige, Piemonte ed Abruzzo.Tanti i corsi di recitazione organizzati per tutte le fasce di età con più di venti spettacoli finali e laboratori con le scuole del territorio e di teatro sociale. Diverse le iniziative culturali, come gli eventi promossi per la Giornata Mondiale del Teatro e la presentazione di libri di autori locali e non. Collaborazioni con altre associazioni del territorio come il Coro dei Giovani Fabrianesi, il Fabriano Film Fest, Lo Spirito e la terra, Fabriano Pro Musica, il Palio di San Giovanni Battista, l’Associazione Oncologia Fabrianese.

L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha inciso molto anche nel mondo del teatro e degli spettacoli dal vivo: come avete vissuto questo periodo, forzatamente lontani dal contatto con il pubblico, basilare per il vostro “mestiere” di attori?

Siamo una realtà di non professionisti, questo è sempre bene sottolinearlo. La pandemia ci ha tenuto lontano dalle scene e ci ha impedito di realizzare gli scopi della nostra Associazione di Promozione Sociale ma non possiamo certo paragonare la nostra situazione di quel periodo con quella ben più drammatica vissuta da chi del teatro ha fatto la propria professione.

Parliamo del nuovo spettacolo, come è nato il progetto e chi sono i protagonisti?

L’idea di portare in scena “Gli ultimi saranno ultimi” è del nostro Responsabile Artistico Andrea Fiorani, che ne cura la regia e che ci ha proposto il suo adattamento del testo scritto da Massimiliano Bruno per Paola Cortellesi. Il testo affronta, pur con gag esilaranti alternate a situazioni commoventi e drammatiche, il tema della difficile conciliazione tra il diritto alla maternità e il diritto al lavoro. Sul palco sarà impegnato un cast quasi tutto al femminile con Catia Stazio, Maurizia Pastuglia, Federica Petruio, Claudia Mengarelli, Cristiana Vergnetta e Massimo Arteconi. In scena anche Sofia Buselli e Maria Elena Gasparini che eseguiranno balletti coreografati da quest’ultima. Il disegno delle luci è affidato a Paolo Vinattieri, l’assistente di scena è Simone Gatti mentre io mi occupo dell’organizzazione generale.

Possiamo sintetizzare la trama per i nostri lettori, ovviamente senza “spoilerare” troppo?

Metti insieme in una stanza una manager d’azienda, una donna delle pulizie, un metronotte, una poliziotta, una trans colombiana e una donna incinta con una pistola in mano e il risultato è una storia che fa sorridere, riflettere e anche commuovere.

Chi sentite di ringraziare avvicinandovi al debutto del 25 marzo?

Lo spettacolo si svolge sotto l’egida della UILT – Unione Italiana Libero Teatro ed in collaborazione con il Comune di Fabriano e nello specifico l’Assessorato alla Bellezza. Significativo il sostegno della Fondazione Carifac che ci permetterà di replicare anche a Sassoferrato e a Cupramontana. Un ringraziamento particolare va a Smargiassi Costruzioni per il supporto logistico alle nostre attività e al Media Partner dell’iniziativa Radio Gold.

Conoscendo la vostra energia e voglia di fare, state lavorando anche ad altri progetti ed iniziative?

Nell’immediato puntiamo a far ammettere “Gli ultimi saranno ultimi” ad alcuni tra i più importanti festival nazionali di teatro non professionistico mentre, dal prossimo autunno, vorremmo riprendere con i corsi di recitazione, sperando di risolvere finalmente la questione che ci accompagna da sempre: l’indisponibilità a Fabriano di spazi adeguati per “fare teatro”.

Gigliola Marinelli