A caccia di spazi all’ospedale Profili. Riorganizzazione al secondo piano e all’ex farmacia

A caccia di nuovi spazi. All’ospedale Profili di Fabriano è in corso uno studio da parte della Direzione Ospedaliera per potenziare i servizi e riorganizzare varie attività. Nel dettaglio si stanno cercando nuovi locali per rendere le visite ambulatoriali più agevoli. Ricordiamo, infatti, che la struttura soffre per colpa di 4.500 metri quadrati che sono ancora inagibili dal sisma 2016. L’attenzione della Direzione guidata dalla dottoressa Stefani Mancinelli si è concentrata, recentemente, al secondo piano dell’ospedale di Fabriano, dove una volta, oltre a esserci il reparto di Ginecologia c’era anche la Pediatria con possibilità di ricovero in quanto Unità Operativa Complessa vera e propria. Adesso, però, il reparto è in funzione solo h6 nei feriali. Lo spazio recuperato in questo piano permette di potenziare le visite specialistiche. Qui troveranno modo di agire in sinergia Pediatria, Ginecologia, Riabilitazione. Queste tre specialità, con i rispettivi responsabili stanno studiando un nuovo progetto per permettere a giovani pazienti di poter usufruire anche di visite che prima bisognava fare altrove. Le nuove prestazioni, quindi, nei prossimi mesi saranno inserite al Cup con particolare attenzione ai disturbi dell’età evolutiva.

Il secondo studio riguarda il piano terra, non lontano da Psichiatria. Con il trasferimento, in un’altra struttura, a ridosso del semaforo, della storica farmacia Comunale si sono liberati una serie di locali, in quella porzione di ospedale, tra lo storico ingresso del Profili, quello usato circa 40 anni fa, e l’abside di Sant’Agostino. L’obiettivo è quello di poter recuperare questo spazio e portare qui alcuni ambulatori non invasivi oppure alcuni uffici. Da quasi 7 anni, con quella grande porzione di ospedale inagibile, sono tanti i servizi che hanno perso spazio: lo studio disposto dalla Direzione Ospedaliera permetterà di reperire nuovi locali e renderli funzionali. Il laboratorio Analisi, ad esempio, si trova in Radiologia ed avrebbe bisogno di una superfice maggiore, in una zona comunque facilmente raggiungibile dall’interno e dal Cup. Negli anni la ricollocazione di alcuni servizi in altri locali, causa inagibilità, ha consentito la continuità e non poche difficoltà organizzative. In quest’ottica si inserisce l’idea di uno studio di valutazione per utilizzare i locali dell’ex farmacia comunale. Un modo, anche questo, per mantenere vivo l’ospedale accolto con entusiasmo da tutti i professionisti in servizio, nonostante le difficoltà che tutti conoscono.

 

Marco Antonini