Mancata proroga autorizzazione attività estrattiva, l’sos di Roberto Sorci

Fabriano – Problemi per la cava di Castelletta di Fabriano costretta a chiudere. «Un danno per il Comune di Fabriano» attacca Roberto Sorci, consigliere comunale di minoranza ed ex sindaco dal 2002 al 2012. La società aveva richiesto la proroga della convenzione in quanto non era stato estratto nemmeno metà del quantitativo autorizzato dalla Regione. E’ stata fermata l’attività e si è andati al TAR. Sulla questione Roberto Sorci ha presentato un’interpellanza. “Se non si riparte con le estrazioni dovranno ricorrere alla cassa integrazione e per il Comune ci potrebbe essere un risarcimento danni milionario. Ho chiesto al sindaco Ghergo di prorogare la convenzione”. L’amministrazione comunale ha chiesto il parere ad un legale. E’ l’ultima battaglia che il gruppo ‘Sorci Fabriano c’è 30001’. Protagonista la ditta Nuova Sima S.r.l. con sede a Valtreara di Genga che, dal 2011, è autorizzata, tramite convenzione, ad eseguire i lavori di ampliamento della cava già esistente a Castelletta. “Nel 2020, in previsione della scadenza, la società – dichiara Sorci – ha richiesto al Comune una proroga della convenzione in quanto era stata estratta neanche la metà del quantitativo autorizzato dalla Regione”. Un’autorizzazione che, per il consigliere, andava concessa: “Nessun’altra variazione al piano di escavazione è stata richiesta e il Comune avrebbe dovuto prendere atto della situazione e prorogare o rinnovare la convenzione, con eventuali adeguamenti, per il tempo necessario al completamento del piano di escavazione e recupero”.

Sorci sottolinea un particolare non secondario: “Nell’eventualità che il materiale da estrarre a Castelletta (e lavorato nello stabilimenti di Valtreara, ndr), fosse terminato prima della scadenza della convenzione, per norma questa sarebbe automaticamente decaduta”. Sorci chiama in causa l’attuale Amministrazione e l’ex giunta Santarelli. “L’ufficio preposto sarebbe stato pronto a rinnovare l’accordo già a febbraio 2021, ma poi non si è proceduto”. La situazione va affrontata con urgenza. “Il 30 giugno 2022 l’azienda è stata costretta a cessare l’attività. Nuova Sima S.r.l., si è attiva sentendosi giustamente danneggiata, presentando ricorso al TAR. Nel frattempo – aggiunge Sorci – sono iniziati i contatti con la nuova Giunta, che promette soluzione in tempi rapidi, chiedendo di posticipare l’udienza di ottobre al TAR. L’azienda ha accettato e chiesto spostamento. La ditta era nelle condizioni per richiedere la proroga in quanto in possesso dei requisiti”. La ditta che fa materialmente l’estrazione in cava, per, sta chiudendo in quanto ha terminato il materiale e l’impresa titolare dell’autorizzazione dovrà licenziare o mettere in cassa integrazione diversi dipendenti avendo perso il 20% di produzione. Secondo Sorci “le cifre in ballo per Comune e per Comunanza Castelletta, sono rispettivamente 350mila e 600mia euro, che potrebbero andare persi in caso di mancata proroga con l’aggravante di una possibile causa che, secondo i miei calcoli, potrebbe costare al Comune tra i 2 ed i 3 milioni di euro. Ricordo che il prezzo pagato al Comune per ogni metro cubo estratto secondo convenzione è superiore del 20% a quello stabilito dal tariffario della Regione”.

Marco Antonini