Whirlpool. Fim Fiom Uilm: “Necessario incontro al Ministero con la multinazionale”

Il coordinamento unitario Fim Fiom Uilm riunito ha deciso di chiedere un incontro al Ministro delle Imprese (ex Mise). Dopo la comunicazione fatta il 21 ottobre al Cae (comunicato sindacale europeo di gruppo) dalla multinazionale di aver avviato una procedura di cessione dell’area produttiva Emea e di essere in trattativa con due potenziali acquirenti, riteniamo urgente aver un tavolo al Ministero per vincolare l’eventuale cessione a garanzie occupazionali e produttive. Lo stesso Governo dovrà pronunciarsi se ritiene strategico il settore degli elettrodomestici e quali azioni straordinarie intende intraprendere per la salvaguardia del comparto. In questo momento di turbolenza dei mercati con ripercussioni anche sulle vendite degli elettrodomestici è necessario aumentare le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti certificati per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale e immaginare nuove e ambiziose misure di politica industriale. Se vi sarà la cessione di Whirlpool Emea, chiederemo al Ministero delle Imprese di garantire tutti i siti produttivi e l’intera occupazione di 5000 dipendenti. Finché non otterremo risposte, prosegue il blocco degli straordinari. In caso di mancata convocazione saranno intraprese nuove iniziative di mobilitazione. Inoltre reputiamo necessario chiedere politiche industriali di settore al nuovo Governo e per questa ragione le segreterie nazionali sono impegnate a programmare una assemblea dei delegati del comparto, dove elaborare proposte e far sentire la voce dei lavoratori italiani. ( nota di Fim, Fiom, Uilm nazionali)

Whirpool: De Poli, Governo dichiari strategico settore elettrodomestico

“Aprire un tavolo nazionale per affrontare la crisi del comparto degli elettrodomestici, dichiarare il settore come strategico e, quindi, destinatario di politiche industriali mirate a rilanciare il tessuto produttivo nei territori, a partire dalle Marche dove oltre 1500 lavoratori della Whirpool sono in apprensione per il loro futuro lavorativo”. A chiederlo è il senatore Antonio De Poli che, a Palazzo Madama, presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso. “Va salvaguardata l’occupazione e la presenza del comparto strategico degli elettrodomestici in Italia e nelle Marche. A Fabriano e Comunanza sono quasi 1.500 i lavoratori coinvolti, mentre in tutta Italia si arriva a 5000 dipendenti. Abbiamo la necessità, in questa crisi difficile e complessa, aggravata dai rincari delle materie prime e dal caro-energia, di concentrare gli sforzi su alcuni asset produttivi strategici per la nostra economia nazionale”, evidenzia De Poli secondo cui “la maggioranza di Centrodestra ha il compito di colmare l’assenza di politiche industriali degli ultimi decenni”. “Non possiamo rimanere fermi: bisogna agire prima che sia troppo tardi per fermare il processo di desertificazione industriale. Come sappiamo, ad aprile, i vertici della Whirpool hanno annunciato di voler vendere gli stabilimenti dell’area Europa. Secondo quanto ci risulta, sono in corso le trattative con altri due gruppi del settore dell’elettrodomestico interessati all’acquisizione. Stiamo dalla parte dei lavoratori e delle famiglie. Dobbiamo assicurare, costi quel che costi, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e la continuità produttiva degli stabilimenti ma – precisa – ciò che è indispensabile, a mio avviso, è agire nelle sedi competenti affinché si definisca una linea industriale su un comparto che è strategico per lo sviluppo e la crescita del manifatturiero italiano”, conclude De Poli.