Sforamenti da PM 10, il punto con i dati della centralina di Fabriano

Peggiora la qualità dell’aria a Fabriano: a fine settembre già superato il dato complessivo dell’intero anno 2021, con 12 sforamenti al 30 settembre scorso, contro gli 8 registrati l’anno scorso. Anche il numero complessivo di giornate sopra 40 ug/mc è in crescita. La centralina dell’Arpam ha anche registrato un dato elevatissimo in due giornate consecutive di 72 ug/mc e ben 108 ug/mc nelle giornate del 27 e 28 giugno, rispettivamente una volta e mezza e oltre due volte il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc. Dati, comunque, che non spaventano l’Arpam perché c’è ancora molto margine prima di superare il limite massimo consentito. “La situazione è sotto controllo – dice Giorgio Catenacci, direttore tecnico scientifico dell’Arpam – perché siamo lontani, nonostante l’aumento dei valori, dai limiti annui che non vanno superati. Per quanto riguarda il limite annuo non va oltrepassata la soglia di 40 giorni di sforamenti, la media giornaliera di concentrazione eccessiva non va evidenziata, invece, più di 35 volte nel corso dell’anno. Ora vedremo che succederà con l’arrivo della stagione fredda e del riscaldamento acceso e dalla legna dei caminetti che andrà a sommarsi al traffico cittadino”.

La storia

Nel dettaglio a gennaio 2022 l’aria che si è respirata a Fabriano era già in leggero peggioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si è infatti passati da 0 sforamenti a 2, registrati il 19 e il 24 gennaio, con anche 10 giorni sopra i 40 ug/mc, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc. Miglioramento a febbraio: si passa dai tre sforamenti da PM10 del 2021, a un unico giorno, il 5 febbraio scorso, e altri due giorni con un dato vicino al limite. A marzo nuovo dato in controtendenza: a marzo 2021 nessuno sforamento, in quest’anno la centralina dell’Arpam posizionata a ridosso del parco comunale, viale Zobicco, ha fatto registrare il superamento del limite in due occasioni, il 28 e 29 marzo con ben 10 giorni sopra il 40, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc. Nei mesi di aprile e maggio, i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima consentita. Solo a maggio un paio di giorni oltre 40 ug/mc. Giugno, invece, ben 5 sforamenti, contro uno dello stesso mese del 2021. A preoccupare sono i valori, un 49 il 5, poi due superamenti del limite il 23 e il 24. Infine il 27 un valore pari a 72 ug/mc, il 28 addirittura pari a 108 ug/mc e il 29 di 58 ug/mc. A differenza del 2021 anche i mesi estivi hanno fatto registrare superamenti del limite, uno a luglio il 5, con altri due giorni sopra 40 ug/mc; uno ad agosto, il 18. Settembre è stato in linea con il 2021 e, quindi, nessuno sforamento. Il totale complessivo, quando mancano ancora tre mesi alla conclusione dell’anno, porta a 12 superamenti del limite massimo consentito (40) di PM10 nell’aria. In tutto il 2021 se ne sono registrati a Fabriano solo 8. Nel 2016 le giornate di alta presenza di polveri sottili nell’aria sono state 11; sei nel 2017; nel 2018 solo tre giornate oltre i 50 ug/mc; nel 2019 si sono registrati 9 sforamenti; nel 2020, sette giornate oltre il limite.

Marco Antonini