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Cultura: L’Assessorato alla Bellezza della dottoressa Maura Nataloni

Spazio alla cultura questa settimana con un approfondimento dedicato all’Assessorato alla Bellezza della Giunta Ghergo, guidato dalla dottoressa Maura Nataloni, con deleghe alla Cultura, Fabriano Città Creativa Unesco, Fabriano Città della Carta, Teatro, Cinema e Spettacolo, Rete museale e spazi espositivi, Spazi culturali, Biblioteca e Archivio Storico. Tante le progettualità e le iniziative in cantiere, a partire dall’evento in Pinacoteca dedicato ad Allegretto Nuzi.

Assessore, da sabato 3 settembre si potrà ammirare in Pinacoteca la “Crocifissione” di Allegretto Nuzi, un evento importante per il suo assessorato. Come è nato il progetto e che risposta si sta avendo in termini di visitatori?

La Crocifissione di Friburgo è stata già esposta nella mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino” dedicata ad Allegretto Nuzi che si è conclusa lo scorso gennaio. Il sapiente e magistrale lavoro di restauro realizzato dalla dottoressa Lucia Biondi ha restituito “oro e colore” al dipinto che appare ora nel suo splendore originale. La mostra è un evento particolarmente importante per Fabriano perché si aggiunge ad altri momenti celebrativi dedicati al nostro artista fabrianese. Allegretto, di formazione toscana, è nato, vissuto ed ha operato a Fabriano per circa 30 anni (dal 1347 al 1373), per questo esiste un forte legame con la città, che dobbiamo valorizzare. Oro e colore della pittura di Allegretto sono espressione della grande fioritura artistica del XIV°/XV° secolo a Fabriano. L’opera sarà in mostra fino al 16 ottobre presso la Pinacoteca. L’interesse per la qualità del dipinto, gli orari di apertura prolungati con tempo continuato dalle 10 alle 18, la disponibilità per le visite guidate, hanno già fatto registrare un sensibile incremento del numero dei visitatori.

Fabriano Città Creativa Unesco, un riconoscimento prezioso per il nostro territorio. Secondo lei questa opportunità è stata colta nella sua grande potenzialità e come lavorerà, attraverso la sua delega, affinchè Fabriano sia ancora un importante punto di riferimento nella rete delle Città Creative?

La tradizione cartaria è valsa a Fabriano il riconoscimento di città creativa Unesco per artigianato ed arti popolari nel 2013. Questo titolo è un segno di prestigio connesso alla ratifica della Convenzione del Patrimonio Mondiale, dato dall’appartenenza a una comunità internazionale che apprezza e tutela i beni di importanza universale. L’Unesco rappresenta un laboratorio di idee ed esperienze innovative intese a capitalizzare il potenziale di cultura e creatività quali elementi strategici, al fine di raggiungere uno sviluppo urbano sostenibile e rappresenta una grande opportunità per la città. Dal 2020 Fabriano ha assunto un ruolo di coordinamento tra le città creative italiane. Nel luglio scorso in occasione della XIV° Annual Conference, tenutasi a Santos, in Brasile, il Segretariato Unesco e lo Steering Group (cabina di regia) del Network hanno conferito a Fabriano il ruolo strategico di Coordinatore del progetto per la nuova Governance. La nostra città parteciperà quindi a regolare l’attività amministrativa, progettuale, di relazione e cooperazione del Network UCCN.  Fabriano contribuirà a favorire i rapporti con le città creative degli altri paesi attraverso meetings, forum, incontri, sempre più frequenti perché ormai possibili in teleconferenza, che produrranno scambi di idee e progetti di sviluppo per le singole città.

Il Museo della Carta e della Filigrana è un polo culturale per Fabriano con grandi potenzialità. Quali progetti il suo assessorato metterà in calendario per il museo e, più in generale, per Fabriano Città della Carta e della Filigrana?

La carta rappresenta un’eccellenza del patrimonio culturale della nostra città. Fabriano è stata considerata da sempre “città della carta” e di recente ha ricevuto il riconoscimento di Città della Carta e della Filigrana attraverso una legge regionale. La carta è un tema fondamentale della nostra cultura, espressione di unicità, arte, storia.  Vorremmo diffondere questi valori con maggior forza ed in ambiti ancora più ampi. Il Museo della Carta assume pertanto un posto centrale negli interessi dei programmi e delle attività da svolgere, ci saranno occasioni nelle quali dare risalto alle competenze uniche dei nostri mastri cartai, realizzeremo eventi di rilievo internazionale per i quali Unesco costituisce un traino molto efficace. Alcuni progetti, anche di tipo organizzativo, troveranno attuazione nell’immediato breve periodo, altri legati ad una visione di più ampio respiro, come quelli finalizzati alla valorizzazione dei preziosi beni archivistici in spazi più adeguati, potranno realizzarsi in tempi più lunghi.

Fabriano ha bisogno di eventi, di occasioni per rendere vivo ed attrattivo il nostro meraviglioso centro storico, senza tralasciare la periferia. I cittadini chiedono già informazioni su progetti per il calendario natalizio e su come poter fare rete e sinergia tra i vari attori del territorio, associazioni, donne e uomini di buona volontà che desiderano offrire un loro contributo per la Città.  Ha già in mente qualche proposta inclusiva riguardo gli eventi, non solo natalizi?

Concordo con lei sulla necessità di far rivivere il nostro splendido centro storico, che ci collega alle radici storiche e culturali della città. Proprio per questo scopo, già dal mese di luglio, abbiamo creato eventi in piazza e ai Giardini del Poio che hanno generato una vivacità insolita ed entusiasmante. Il Natale sarà certamente un’altra occasione per esaltare la bellezza del centro ed animarlo con molte iniziative, alcune dedicate ai bambini. Non mancano richieste e proposte da parte di diversi interlocutori del territorio che integreremo anche in collaborazione agli assessorati del turismo e delle attività produttive.

Molto spesso negli ultimi anni si leggeva una frase “con la cultura si mangia”. Crede che Fabriano riuscirà nel tempo a rinascere sotto questo punto di vista, a diventare città attrattiva a livello turistico e di accoglienza attraverso i propri tesori culturali? Si potrà veramente “mangiare” con la cultura?

Le nostre forti radici, che dobbiamo riconoscere con orgoglio, sono fondamentalmente culturali e artistiche. La tutela e la valorizzazione delle origini e del patrimonio locale, anche attraverso i suoi personaggi più illustri, è un compito importante che le istituzioni, le associazioni, i cittadini debbono assolvere. Proprio nel nostro tempo si è fatto più urgente il bisogno di far luce sulle nostre origini, le identità, le tradizioni, le figure e i movimenti ideali e sociali sui quali sono state costruite e si sono sviluppate le realtà dalle quali proveniamo. La nostra città possiede un prezioso patrimonio artistico e culturale che attesta l’importante sviluppo che ha avuto nei secoli ma anche in un recente passato, e che può anche diventare una rilevante opportunità di crescita economica. Si stima infatti che in Italia cultura e creatività attivano quasi 170 miliardi di euro sul resto dell’economia, con un impatto complessivo in termini di valore aggiunto che sfiora il 17%, principalmente su commercio, trasporti, agricoltura e turismo. Cultura e creatività danno lavoro ad oltre 1 milione e mezzo di persone, un dato analogo al settore delle costruzioni e al sistema dell’istruzione. Un aspetto non trascurabile è che la cultura produce salute, come risulta da significative evidenze epidemiologiche.  È necessario pertanto accrescere la consapevolezza di dover salvaguardare ma, ancor più, di amplificare i nostri tesori. La cultura, che ci completa e ci arricchisce, dovrà permeare le nostre scelte. La cultura e la bellezza intese come patrimonio di tutti, generano futuro.

La sua figura professionale è molto conosciuta e stimata dai nostri concittadini, come sta vivendo personalmente questa nuova sfida come amministratore della Città, attraverso questo importante assessorato?

Fino ad oggi mi sono dedicata esclusivamente alla professione e all’attività scientifica nell’area cardiologica.  Ho accolto con interesse ed entusiasmo l’incarico che mi è stato assegnato nell’ Assessorato alla Bellezza. Il ruolo della cultura è fondamentale per l’attrattività e la rinascita della città. Ha parlato di sfida, è vero, questa è una fase difficile sia in ambito locale che internazionale ed il settore della cultura è stato penalizzato forse più di altri dalla pandemia. Tuttavia il nostro territorio ha grandi potenzialità e risorse che potranno determinare il raggiungimento di obiettivi di rilievo. Svolgerò con impegno questo incarico per raggiungere risultati costruttivi rivolti alla nostra comunità.

Gigliola Marinelli

Dottoressa Maura Nataloni, Assessore alla Bellezza