Oratorio Beati Becchetti, l’ex sindaco Santarelli prende posizione

di Gabriele Santarelli, ex sindaco di Fabriano

Riuscire a fare in modo che l’Asur si interessasse alle sorti dell’oratorio dei Beati Becchetti non è stato affatto semplice. Siamo dovuti intervenire io e l’assessore Venanzoni per convincere il Direttore dell’Area Vasta che fosse assolutamente necessario e urgente. Il chiostro versava in condizioni pietose, utilizzato come discarica e come deposito a cielo aperto di documenti di archivio e raggiungere l’ Oratorio anche solo per controllarne lo stato di conservazione era impossibile. Prima di questo era stato necessario stabilire in modo inequivocabile la proprietà, tema lungamente dibattuto ma senza che nessuno avesse approfondito la questione in modo documentato.
La messa in sicurezza è stato un passo fondamentale che ha consentito l’approfondimento dello studio da parte di diversi esperti e ha permesso di avviare un discorso con l’Asur per capire quale potrebbe essere il futuro sviluppo. Era il 2019. Poi c’è stata la Pandemia che in molti pare abbiano già dimenticato o pensano venga utilizzata come scusa. Chiaramente l’ASUR ha avuto ben altri problemi da risolvere in questi anni e il discorso si è fermato lì.
Ora però c’è una nuovo opportunità legata all’annuncio fatto dalla regione circa la disponibilità di risorse per ripristinare l’ala dell’ospedale Profili danneggiata. Il chiostro rientra in quella parte della struttura e intervenire in maniera definitiva consentirà di ragionare con maggiore calma e concretezza anche sul futuro dell’Oratorio. La formula individuata era quella della concessione Pluriennale (novantennale) a favore del Comune. Il problema stava nel capire come intervenire perchè il Comune non può investire su un bene che non è di sua proprietà e l’Asur non ha come missione quella del recupero delle opere d’arte. Il finanziamento del recupero della parte vecchia del Profili semplifica questa procedura e fa aprire nuovi e inattesi spiragli verso la fruizione dell’oratorio.

 

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