29 ANNI FA A MOGADISCIO MORIVA IL MATELICESE MANCINELLI

Matelica – Sono passati 29 anni da quel tragico 3 agosto 1993 in cui si spegneva a Mogadiscio Gionata Mancinelli, appartenente al 186° Reggimento Fanteria Paracadutisti di Siena. Gionata, nato a Matelica il 5 aprile 1973, dopo essersi diplomato come tecnico delle Industrie Elettroniche, viene chiamato alle armi e vuole seguire le orme del papà Leonardo, facendo domanda per accedere alla Brigata Paracadutisti Folgore. A Pisa consegue il brevetto militare di paracadutista per poi essere destinato al 186° Reggimento Fanteria Paracadutisti di Siena. Nel frattempo, la Brigata Folgore viene assegnata ad assolvere l’importante missione ONU “IBIS” in Somalia. Gionata aderisce come volontario alla delicata operazione e viene inviato a Mogadiscio a fine giugno. Proprio in quelle settimane la tensione nella capitale sale alle stelle e nel pomeriggio del 3 agosto 1993, mentre era al posto di guardia, due somali che si approssimavano al limite invalicabile della base e che costituivano un potenziale pericolo venivano invitati in lingua locale ad allontanarsi. Nonostante gli avvertimenti essi continuavano ad avvicinarsi. Nel tentativo di assumere una posizione defilata e nell’intento di esplodere un colpo in aria come avvertimento, Gionata azionava accidentalmente, prima di quanto fosse nelle sue intenzioni, la leva di sparo, provocando la partenza di un colpo che lo raggiungeva al collo e al volto. Poco dopo presso l’ospedale militare americano di Mogadiscio, Gionata moriva. Era il quinto militare italiano a lasciare la propria giovane vita in terra d’Africa. «Un uomo valoroso con grandissimo senso del dovere che purtroppo ci ha lasciato troppo presto proprio mentre era impegnato a servire il suo paese in una zona ostile – fa sapere l’amministrazione comunale di Matelica che lo ricorda a 29 anni dalla morte –. Ogni anno per la nostra città il 3 agosto è una data di lutto e dolore. Ci teniamo a ricordarlo come un giovane concittadino generoso, altruista e illustre, un esempio di grande coraggio e spirito di sacrificio, che ha dato priorità al servizio della sua nazione rispetto ai propri interessi». A Gionata Mancinelli è stata intitolata la palestra di via Bellini, nel quartiere di San Rocco. Come chiaro esempio di un soldato che ha dato lustro all’Esercito Italiano, facendogli riscuotere unanime ammirazione da tutte le Forze Armate Internazionali impegnate in Somalia, venne insignito il 21/02/1995 della Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito.

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