Strada Berbentina chiusa, lavori in corso

Sassoferrato – Sono arrivate nelle scorse settimane le travi in acciaio provenienti dall’Est Europa per il ponte Berbentina, sulla provinciale 16 di Sassoferrato chiusa dallo scorso settembre. Al momento, con circa tre mesi di ritardo, si sta procedendo all’assemblaggio delle travi per il montaggio. La ditta è al lavoro. Bisogna saldare tutti i pezzi, poi installarli con una grande gru. In seguito verrà gettato tutto l’impalcato e i cordoli laterali. Seguirà montaggio guardrail e l’operazione di asfaltatura. Un lavoro complesso che richiederà circa un altro mese e mezzo di lavoro prolungando ulteriormente l’agonia dell’entroterra. Commercianti, pendolari e semplici viaggiatori estivi che usano questa strada, da Fabriano, per andare a Marotta o Fano, hanno perso la pazienza. Dallo scorso mese di settembre, infatti, la SP 16 Berbentina è chiusa per manutenzione straordinaria dei ponti. Il materiale, in ritardo, è arrivato nelle ultime settimane e ora si attende il lento ritorno alla normalità. A rimetterci, in questi lunghi mesi, sono state anche le aziende della zona con fornitori e mezzi pesanti costretti a giri assurdi in strade pessime per raggiungere fabbriche e uffici. Senza dimenticare il mondo del commercio. Nel mirino degli automobilisti sono finite anche le strade alternative. Quelle di Coldellanoce, San Donato e Collegiglioni, infatti, non riescono a reggere il traffico che unisce le due città dell’entroterra, Fabriano e Sassoferrato, con tante auto e mezzi pesanti che giorno e notte transitano in queste località. A rimetterci, infatti, non sono solo gli ammortizzatori, ma anche il portafoglio con spreco di benzina. Soprattutto la strada che passa per San Donato di Fabriano necessita di interventi per via dei numerosi avvallamenti presenti che rendono complicata la circolazione. In alcuni tratti sembra di stare sulle montagne russe. Ora è corsa contro il tempo. I lavori che dovevano finire a Pasqua, poi sono stati posticipati fino a giugno, poi a luglio e ora speriamo che entro agosto la situazione possa tornare alla normalità.

Marco Antonini