Fabriano uno dei riferimenti per il nuovo screening regionale del carcinoma della cervice uterina

Fabriano uno dei riferimenti per il nuovo screening regionale riguardante il carcinoma della cervice uterina. Un lavoro portato avanti, da tempo, dall’Unità Operativa complessa Citopatologia Diagnostica di Area Vasta 2 che è nata nel 2014 con sede a Fabriano. All’ospedale Profili, quindi, è concentrata l’attività di screening e diagnostica clinica nelle patologie della cervice uterina. Negli anni, superando le difficoltà dovute al sisma del 2016 che ha reso inagibili i locali, grazie all’impegno del Direttore e alla professionalità del personale, l’unità operativa si è fatta carico di tutta l’attività dell’Area Vasta 2 (ex zone territoriali di Ancona, Jesi, Senigallia, Fabriano), adattandosi ai nuovi spazi ridotti messi a disposizione, e anche nuove figure professionali si sono rese operative nelle sedi di Senigallia, Jesi e Loreto. SI è lavorato in maniera interconnessa puntando all’alta formazione specifica, fino all’individuazione della struttura, nel 2017, come Centro Unico Regionale per il nuovo programma di screening, basato sull’Hpv primario e pap-test di triage per la fascia di età 35-64 e pap-test primario e HPV (Papilloma virus) di controllo per la fascia 25-29 anni. In questi ultimi anni le sedi della Citopatologia Diagnostica coinvolte di Fabriano e Senigallia sono state dotate di tecnologie di ultima generazione rispettivamente per l’allestimento dei campioni pap-test su strato sottile (test morfologico) e per ricerca HPV (test molecolare). La sperimentazione delle nuove apparecchiature è già stata avviata nei distretti di Fabriano e Sassoferrato, grazie al lavoro interdisciplinare svolto con la Ginecologia e le ostetriche dei Distretti Sanitari. Il nuovo programma permette l’effettuazione di una combinazione di test altamente specifici a partire da un solo prelievo. Sono test gratuiti, non invasivi, fondamentali per la diagnosi preventiva di quello che è considerato il quarto tumore per frequenza nelle donne a livello mondiale, al secondo posto per frequenza tra le donne 15-44 anni, al quinto posto nelle donne al di sotto dei 50 anni di età in Italia, dove l’incidenza è in costante calo nell’ultimo decennio, grazie allo sforzo dedicato alla prevenzione.

Marco Antonini