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LA BALLATA DEI GUSCI INFRANTI: IL FILM SUL SISMA DEL 2016 DI SIMONE RICCIONI

Nato a Hoima (Uganda) nel 1988, dove i genitori lavoravano per conto dell’AVSI, a sette anni Simone Riccioni  arriva in Italia, a Corridonia. A quindici anni inizia a recitare nei teatri parrocchiali. Dal 2009  è presente in spot pubblicitari tra i più noti quali NoviOmino BiancoEnelDieselGilletteFiatBorotalcoIma SafeRiso FloraVecchia RomagnaDiadoraAdidasColmarSkySettimana EnigmisticaSmemorandaClarksVodafone, , Trova PrezziKing GilletteNutella Biscuits. Ha recitato anche in serie televisive, tra cui I soliti idiotiMaggie&BiancaChe Dio ci Aiuti 5. Al cinema i suoi primi ruoli di successo sono in E fu sera e fu mattina e in Universitari – Molto più che amici. Pubblica il suo primo romanzo “Eccomi” nel 2014 e nel 2016 è produttore associato, co-sceneggiatore e attore protagonista del film Come saltano i pesci con cui vince il premio come attore rivelazione al Gold Elephant Festival di Catania. Nel 2017 è produttore, co-sceneggiatore e attore protagonista del film Tiro Libero con cui vince: il premio Antinoo come produttore emergente dell’anno (premiato nella Sala Fellini a Cinecittà insieme a grandi come Dante Ferretti e Lina Sastri); e il premio Italian Values Award, premiato in Campidoglio. Nello stesso anno è nel cast del film internazionale Voice of the Wolf – La Voce del Lupo come co-protagonista insieme ad attori come Christopher Lambert e Maria Grazia Cucinotta. E’ la volta poi della fiction Che Dio ci Aiuti 5 nel ruolo di Alessio e nel 2019 è produttore e protagonista maschile de La Mia Seconda Volta, insieme ad un cast formato da Luca WardAurora RuffinoDaniela PoggiIsabel Russinova e con la regia di Alberto Gelpi; il film ha aperto il festival Giffoni Experience 2019. Nel 2020 viene pubblicato il suo quarto romanzo tratto dal film La Mia Seconda Volta. Abbiamo incontrato Simone Riccioni per conoscere il suo ultimo lavoro che lo vede attore e produttore del film La Ballata Dei Gusci Infranti  per la regia di Federica Biondi . Un film girato nelle zone terremotate delle Marche e presentato i primi di marzo ad Ancona, presso la sede della Giunta  Regionale Marche, alla presenza dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini.
Simone, quando e come ti sei avvicinato al mondo del grande schermo?
Mi sono avvicinato al mondo artistico in maniera molto casuale, il mio professore di diritto mi ha detto che se non avessi cantato e recitato nel musical della scuola mi avrebbe dato 3 in diritto. Ecco perché ho deciso di iniziare a fare l’attore! Poi è diventata la mia più grande passione.
Parliamo del film “La Ballata dei gusci infranti”, un film che racconta il dramma del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Possiamo accennare sinteticamente la trama del film ai nostri lettori?
E’ un film che racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell’Italia.
Il filo che rilega le storie come in un’antologia è il matto del villaggio, Jacopo, che vive in mezzo alla natura e la attraversa sempre a piedi, cita Dante e conosce tutti, pur restando ai margini. Si fa amico un giovane parroco africano, appena arrivato a gestire una piccola parrocchia. Fra emarginati ci si intende e ognuno, a modo suo, sa accogliere le stranezze dell’altro. Jacopo è il figlio di Alba e Dante, attrice lei e drammaturgo lui. Ritiratisi in una casa isolata sull’Appennino Marchigiano, i due artisti dedicheranno alla comunità che li ha accolti ormai da anni il loro ultimo spettacolo, una rielaborazione del Paradiso di Dante Alighieri. A pochi chilometri di distanza, proprio a ridosso dei Sibillini, c’è la fattoria di Lucia che si ritrova all’improvviso a condurre l’azienda da sola, abbandonata dal marito, attratto da una vita più facile. Tenterà di aiutarla Jacopo, con cui Lucia baratta spesso del formaggio per un pugno di noci e insieme, un po’ a casaccio, sapranno riorganizzare la fattoria. In un borgo vicino, abitano David ed Elisabetta che vivono l’attesa del primogenito tra la paura del futuro e le prima sinistre scosse di terremoto. Nella tensione molteplice del momento, i ragazzi vedono infrangersi la superficie liscia dell’amore, tremano le fondamenta e franano le certezze, ma una mattina sarà così davvero: un terremoto farà perdere a tutti qualcosa, spezzando la quotidianità e l’equilibrio. Dalle macerie e tra chi è rimasto si farà forte la capacità di andare avanti, di sopravvivere e ricominciare, che spingerà ancora di più l’uno accanto all’altro.
In quali luoghi è ambientato il film e secondo quale criterio sono stati selezionati?
Ho deciso di ambientare il film nei luoghi del cratere, abbiamo girato ad Elcito, Canfaito, Apiro, Amandola, Pioraco, San Ginesio, Macerata, Fano, Fiastra ed Arquata del Tronto.
Riguardo il cast, chi ti ha affiancato in questa avventura cinematografica?
Un cast di primissimo livello, abbiamo la straordinaria Lina Sastri, il grandissimo Giorgio Colangeli, una prova unica di Samuele Sbrighi, e poi Paola Lavini, Miloud Benamara, Barbara Enrichi, Caterina Shulha e tanti altri attori oltre che me medesimo.
Hai dichiarato che questo film è speciale perché parla di tutti noi. Credi che lascerà negli spettatori un’impronta importante e, soprattutto, quale messaggio vuole trasmettere?
Ne sono sicuro, lascerà qualcosa di nuovo in tutti noi, una sensazione forte anzi fortissima nel nostro cuore, il messaggio è quello della preziosità della vita, la forza del ricostruire un fiore di speranza in questo mondo.
Dopo la pandemia mondiale, che ha colpito moltissimo attori e maestranze, come è stato tornare a girare e produrre film?
E’ difficilissimo, tutt’ora è davvero un’impresa essere riusciti ad arrivare nuovamente in sala, però è una grande emozione, come i nostri protagonisti dai detriti sono riusciti a ricostruire un tessuto sociale, una speranza.
Quali emozioni si vivono nel veder proiettato un proprio film ed in particolare questo film che parla di un evento, quale il sisma, che ha inciso così fortemente nella vita delle persone e dei luoghi del nostro territorio?
E’ una duplice emozione, sia quella di essere nuovamente riusciti ad arrivare al cinema sia quello di ritornare a mettere un faro di luce nelle zone colpite dal terremoto. La casa dei miei nonni di Castelraimondo ahimè è fatiscente, tutta distrutta, ho vissuto personalmente questo evento. Ma sono convinto che ci si possa rialzare.
Hai organizzato tantissime anteprime del film in giro per l’Italia. Quando verrà proiettato a Fabriano?
Saremo a Fabriano al cinema Movieland il 5 Aprile alle 20.30, sono già aperte le prevendite.
Dopo “La Ballata dei gusci infranti” hai altri progetti cinematografici in cantiere?
Sinceramente ora no, per poter avere altri progetti questo film deve andare almeno benino, ma confidiamo nel sostegno di tutti voi. Però ho aperto una scuola di cinema a Macerata e ho tanti ragazzi di talento con i quali voglio creare uno spettacolo teatrale a breve, ma poi ci risentiremo, chissà magari la prima la verremo a fare proprio a Fabriano!

Gigliola Marinelli