Viabilità ad ostacoli nell’entroterra fabrianese. Disagi e desideri

L’anno che si chiude non verrà ricordato solo per la pandemia Covid-19. Per il Fabrianese, infatti, è stato un altro anno di sofferenza sulle strade del comprensorio. Dopo altri dodici mesi tra nuove aperture, cantieri infiniti e deviazioni obbligatorie, dal 2022 ci si aspetta qualcosa di sostanzioso per muoversi più liberamente anche lontano dalla costa. Il 2021 è stato l’anno delle strade, tra passi avanti e indietro. Sulla SS 76 sono stati ritrovati altri quattro fusti di cromo esavalente che hanno bloccato nuovamente i cantieri al viadotto di Genga; sulla Pedemontana c’è stata l’apertura del primo tratto, tra Fabriano Est e Matelica, a Sassoferrato, invece, problemi su problemi con la chiusura della provinciale 16 Berbentina e la 48 Cabernardi-Montelago che ha isolato il distretto di Sassoferrato e determinato il giro dell’oca dei pendolari e dei mezzi pesanti. La zona industriale del Sentino, di conseguenza, ha sofferto la chiusura della strada per manutenzione dei ponti: auto e camion sono dovuti andare alla scoperta delle strade alternative sconnesse…sperando nel bel tempo. Luci e ombre nel 2021.

Lungo la SS 76, direttrice Ancona-Perugia, a luglio, sono stati aperti i 4 chilometri tra Serra San Quirico e Genga. Dopo 4 anni le auto sono tornate a circolare sulle corsie del vecchio tracciato. Ciò ha determinato la riapertura dello svincolo di Camponocecchio. Che la strada 76, però, è sfortunata, lo dimostrano le continue deviazioni di carreggiata che ancora bisogna subire nel tratto che da Borgo Tufico va a Serra San Quirico. Il viadotto Mariani, a Valtreara di Genga, è ancora bloccato. Ad ottobre sono stati rinvenuti, interrati, altri 4 fusti di cromo esavalente. Dal 2018 ad oggi ne sono stati trovati almeno 10. Si attende, nei primissimi mesi del nuovo anno, nuovo piano di caratterizzazione e bonifica della zona. Fino a quel momento i lavori per il completamento del viadotto (meno di un 1 chilometro) e della SS 76 sono fermi. Nei giorni scorsi, intanto, è stato riaperto lo svincolo di Serra San Quirico.

Lungo la Pedemontana delle Marche, a novembre, sono stati aperti al traffico i primi 8 chilometri, tra Fabriano e Matelica. Il secondo tratto, fino a Castelraimondo, dovrebbe essere pronto entro marzo 2022. Il conto alla rovescia inizierà presto! Già approvato il progetto esecutivo degli ultimi due lotti (da Castelraimondo a Muccia): i lavori sono stati già consegnati. Ultimazione della tratta Fabriano-Muccia entro il 2023.

Criticità a Sassoferrato. La Sp 16 è chiusa, da settembre e almeno fino a primavera, per manutenzione ponti. In ginocchio la viabilità. Mezzi costretti a passare a San Donato o Coldellanoce o Collegiglioni. Negli ultimi giorni, in prossimità degli scavi Sentinum, è comparso pure il semaforo di senso unico alternato per altri lavori che hanno ulteriormente rallentato gli spostamenti. Chiusa, da qualche mese, la Sp48 di Cabernardi: per andare a prendere l’autostrada a Marotta è rimasta la strada di Pergola. Dell’incompiuta da 50 anni, la Fabriano-Sassoferrato, nessuno parla. L’auspicio è che il nuovo anno porti a compimento le tante questioni aperte nella viabilità dell’entroterra.

Marco Antonini