VERTENZA ELICA, BOTTA E RISPOSTA MANGIALARDI – CICCIOLI
Fabriano – Vertenza Elica in primo piano. Nel dibattito politico intervengono Maurizio Mangialardi, Partito Democratico e Carlo Ciccioli, Fratelli d’Italia.
Mangialardi (PD)
Elica: sbagliato parlare ora di esuberi, il lavoro si può e si deve salvare. Noi crediamo che con interventi mirati sia possibile salvaguardare i livelli occupazionali di Elica e mantenere la sua produzione nelle Marche. In tal senso abbiamo presentato fin dallo scorso giugno una mozione per chiedere al consiglio regionale di sostenere all’unanimità la proposta di istituire una Zona logistica semplificata rafforzata, richiesta al governo nazionale dai parlamentari marchigiani del Partito Democratico. Ma se Castelli e Ciccioli iniziano già da ora a parlare di come gestire gli esuberi, significa che la giunta regionale e la maggioranza di destra che la sostiene si sono arrese allo scellerato piano di delocalizzazione in Polonia delle linee produttive degli stabilimenti di Cerreto d’Esi e Mergo predisposto dall’azienda di Casoli. Purtroppo, giorno dopo giorno si conferma quanto da noi denunciato fin dall’inizio della vertenza, ovvero il totale appiattimento della giunta regionale sul piano industriale presentato da Elica, i cui effetti nefasti sono stati fino a oggi scongiurati solo dalla grande e generosa #mobilitazione dei lavoratori.
Palese, in tal senso, è il documento che Ciccioli porterà in discussione nel prossimo consiglio: una misera paginetta di generici intenti presentata appena cinque giorni fa che trova il fulcro, appunto, sulla necessità di affrontare il problema di coloro che perderanno il lavoro. Noi condividiamo pienamente e vogliamo accogliere l’appello all’unità delle organizzazioni sindacali, ma la destra di Acquaroli deve uscire dall’ambiguità data dalla pericolosa vicinanza politica con la proprietà di Elica. Il lavoro si può e si deve salvare. Produrre nelle Marche è possibile e dunque si devono attivare tutti gli strumenti necessari a questo scopo. La Zona logistica semplificata rafforzata che proponiamo è uno di questi, perché, guardando anche oltre allo specifico caso di Elica, intende offrire importanti agevolazioni fiscali per gli investimenti produttivi e semplificare le procedure burocratiche per rendere più competitivo il nostro territorio. Questa è l’unica via concretamente percorribile, altro che esuberi. E lo voglio dire direttamente al presidente Acquaroli, ché delle inutili bandierine di Ciccioli non ce ne facciamo nulla: sostenga e faccia sostenere in consiglio regionale questa proposta, perché l’eventuale istituzione di una Zlsr non sarebbe una vittoria del Partito Democratico, ma dell’intero #territorio, dei #lavoratori e delle imprese.
Ciccioli (FDI)
“Secondo la Statistica prima o poi anche Mangialardi riuscirà a dichiarare qualcosa di interessante, attendiamo fiduciosi, anche se toccherà ancora attendere qualche settimana visto che sulla mozione presentata da FdI sulla vertenza Elica, continua nella sua scellerata propaganda politica sulla pelle dei lavoratori”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, in risposta alle esternazioni del capogruppo del Partito Democratico sulla vertenza Elica. “Nascondere la testa sotto la sabbia, a mo’ di struzzo, certamente non gli fa onore. Ma tant’è. Non riconoscere, come invece hanno più volte dichiarato sia i sindacati che l’azienda, il ruolo di mediatore assunto dal presidente Francesco Acquaroli, è semplicemente ridicolo. E lo voglio ribadire non per strumentalizzazione politica, come invece si evince dalle dichiarazioni di Mangialardi, ma per amor di verità. Il Presidente della Regione Marche è riuscito a far sedere attorno a uno stesso tavolo le parti che, esattamente sei mesi fa, avevano smesso di parlarsi. Grazie a incontri separati, Acquaroli ha smussato gli angoli ed ha aperto una strada al dialogo che, a oggi, ha già portato al salvataggio di 145 posti di lavoro. E pensare che dal PD si è accusata la Giunta, fin dall’inizio della vertenza, di essere di parte. E infatti è di parte: la parte della salvaguardia del lavoro nei nostri territori e il conseguente mantenimento dei posti di lavoro. Il fattore tempo è vitale per ottenere che anche gli altri 250 posti di lavoro possano essere salvati. Questo è l’obiettivo di FdI e per il quale si è deciso di presentare la mozione: dare un mandato ancora più forte, per questo auspichiamo un voto unanime, alla Giunta in vista del prossimo incontro. Purtroppo, si è appena avuta notizia che il tavolo al Mise è stato nuovamente aggiornato, con riunione in presenza, al prossimo 19 ottobre. Non ci fa piacere, anche se riusciremo a discutere la mozione prima di questa data, ma non ci sembra un bel segnale. A differenza di Mangialardi, come avvenuto in questi sei mesi, i nostri rappresentanti dell’Esecutivo sapranno proseguire nella morale suasion nei confronti di Elica e del Mise affinché si trovi il migliore accordo possibile per i lavoratori e le loro famiglie. In ultimo, invito Mangialardi – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli – a votare la mozione martedì prossimo dimostrando che ha imparato che sui temi del lavoro non esistono bandiere di parte e, finalmente, confermare una delle fondamentali Leggi della Statistica”. Così Carlo Ciccioli, Consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche