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AZIENDA AGRARIA COMUNALE, “ULTIMO ATTO”

di Associazione Fabriano Progressista

Due mesi fa circa demmo notizia che un Istituto bancario con sede in Fabriano aveva pignorato il patrimonio dell’Azienda Agraria Comunale. L’Agricom società partecipata del Comune di Fabriano è stata posta in liquidazione per volontà di questa amministrazione comunale, la quale aveva garantito che dalle ceneri dell’Agricom sarebbe nata una nuova realtà tipo una Fondazione che avrebbe segnato una discontinuità gestionale con il passato e garantito un futuro attraverso un progetto di rilancio e incremento del patrimonio in essere in sinergia con l’Istituto Agrario di Fabriano e in stretta collaborazione con la Politecnica delle Marche. Nulla di tutto questo. Successivamente la Giunta ha nominato il liquidatore, tutt’ora in carica, il quale oltre alla gestione ordinaria dell’Azienda dovrà provvedere alla sua vendita, anche se la gestione del 2020 ha prodotto un utile netto di 9 mila euro. A dimostrazione che una oculata gestione produce dati positivi anche in assenza di progetti di rilancio e riqualificazione aziendale. Come denunciammo precedentemente, il debito dell’Agricom nei confronti della Banca era caratterizzato in particolare da una cambiale agricola di 30 mila euro, contratta molti anni fa, rinnovabile ogni anno garantendo il pagamento di spese e interessi. Da due anni a questa parte la cambiale non è stata più rinnovata e di li è partita l’azione di pignoramento delle attrezzature, dei mezzi, del bestiame e dei titoli Pac. Infatti, a conclusione di questo iter, abbiamo appreso in questi giorni, dal sito dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Ancona che la procedura di vendita è stata fissata per il 16 ottobre p.v.. A questo punto, al netto di tutto l’Azienda agricola è stata completamente svalorizzata, non più appetibile e quindi non vendibile. Malgrado le rassicurazioni che il Sindaco aveva manifestato nel rispondere a una Interrogazione del consigliere Arteconi Vinicio appena un mese fa. E, comunque riteniamo che attorno a questa vicenda stiano succedendo cose apparentemente incomprensibili. Come si è giunti a farsi pignorare il reale valore dell’Azienda? Quali errori sono stati commessi? E’ vero che l’Agricom vanta dei crediti nei confronti dello stesso Comune per lavori di sfalcio effettuati nell’estate del 2014 e mai contabilizzati? Altresì, è vero che l’Agricom, compartecipata della cooperativa Sadifa salumi di Fabriano, vanta dei crediti nei confronti della medesima? Infine, ci domandiamo se risulta al vero che sono pervenute offerte per l’acquisto dell’azienda agraria in assenza di bando pubblico? Se risulta al vero, sono state rispettate le normali procedure? La competenza alla vendita è esclusiva del liquidatore? Le interlocuzioni del Sindaco tenute con alcuni imprenditori interessati all’acquisizione, vedi le dichiarazioni riportate sulla stampa nei mesi scorsi, sono in linea con le norme vigenti? Pertanto, a fronte di tutto ciò e visto il terreno alquanto scivoloso su cui ci si sta muovendo, ancora una volta, non possiamo altro che consigliare alla maggioranza di fermare il treno in corsa, riacquisire tutti i beni all’asta attraverso un accordo con la Banca e come Comune riprendere la gestione diretta dell’azienda agraria.