L’ospedale Profili, quale futuro tra carenza di spazi e di personale

Fabriano – Potenziare l’organico dei reparti più in difficoltà dell’ospedale Profili, tempi certi per la realizzazione della nuova palazzina chirurgica e capire, una volta per tutti, che fine farà il reparto di Pediatria per gli 8mila utenti del comprensorio che hanno diritto a una Unità Operativa vera e propria a Fabriano e non ad un semplice ambulatorio h12. Sono questi alcuni dei temi che ieri pomeriggio sono stati affrontati dai sindaci del comprensorio con i vertiti regionali e sanitari nel corso degli incontri indetti dalla giunta Acquaroli per il nuovo Piano sociosanitario delle Marche. Presso la sede dell’Unione Montana, dopo la pausa estiva, è ripreso il confronto dell’Amministrazione regionale per ascoltare esigenze e priorità dei territori. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, infatti, ha convocato i sindaci dell’Ambito territoriale 10 di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato, Serra San Quirico, le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali. “Continuiamo la serie di incontri per costruire insieme ai territori un Piano realmente rispondente alle necessità delle comunità locali – ha detto Saltamartini. – La pandemia ha posto nuove esigenze che vanno a sommarsi a quelle che le realtà locali già reclamavano. Le risposte che la Regione Marche offrirà, con la nuova programmazione sanitaria, scaturiranno dall’ascolto e dalla condivisione con le esigenze manifestate”.

Presenti, a Fabriano: il governatore, Acquaroli, il direttore di Area Vasta 2, Guidi, la consigliera Chiara Biondi, Lega; Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia, i sindacati. In primo piano la situazione del reparto di Pediatria chiuso più di due anni fa, poco dopo la soppressione del punto nascita, le carenze in Psichiatria, Radiologia, Anestesia e Rianimazione e in altri reparti. Un altro tema affrontato è quello della carenza degli spazi vista l’inagibilità, dal terremoto 2016, di 4.500 metri quadrati dell’ala A. Si è parlato anche di valutare la possibile istituzione di un’Area vasta montana. I sindaci hanno chiesto anche di potenziare i servizi degli ospedali di comunità, come il Sant’Antonio di Sassoferrato, dove ci sono criticità e disagi, ad esempio, all’ufficio ticket. Dichiara il primo cittadino di Cerreto d’Esi, David Grillini: “Serve una massiccia assunzione di personale, medico e infermieristico, per permettere al Profili di potenziare l’attività e recuperare visite e prestazioni che nel corso della pandemia da Covid-19 hanno subìto, per forza di cose, un rallentamento. E’ urgente, poi, riattivare, Pediatria, come vero reparto h24, per tutti gli utenti del comprensorio. I nostri bambini non possono ricorrere agli ospedali più lontani per qualsiasi cosa”.

Marco Antonini