Museo della Carta, l’affondo di Balducci e Giombi
Criticità al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. I consiglieri Giovanni Balducci (PD) e Andrea Giombi (Fabriano Progressista) accendono i riflettori sulla principale struttura museale di Fabriano. “Nei mesi estivi – riferiscono – tempo di rilevante flusso turistico, si riscontra la carenza della figura del mastro cartaio e, conseguentemente, dei laboratori deputati alla lavorazione artigianale della carta a mano”. Si registrano, da settimane, alcune criticità nel museo sito in Largo Fratelli Spacca, a due passi dai giardini pubblici. Nonostante la presenza di molti turisti in fila per ammirare la struttura e le meraviglie di un mondo antico che ha fatto la storia di Fabriano, la dimostrazione/laboratorio della carta fatta a mano da mastri cartai fabrianesi non può essere sempre ammirata per carenza di personale che non permette il corretto svolgimento. “Alcuni contratti non sono stati rinnovanti e non si sa il motivo – denunciano dall’opposizione – e il museo va avanti grazie all’abnegazione delle tre guide dipendenti dell’Ente, le quali, oltre a svolgere la loro propria funzione, si avventurano, anche con successo, nella lavorazione della carta fatta a mano. I laboratori e il negozio interno al museo, invece, dovrebbero essere potenziati perché le poche persone in servizio non riescono a fare tutti e così si perde parte dell’incasso derivante da laboratori extra e bookshop”. I consiglieri di opposizione Balducci e Giombi interrogano la Giunta Santarelli e chiedono di conoscere “i motivi della carenza di personale e, per l’effetto, le modalità di intervento che si reputano di dover adottare; gli intenti dell’Amministrazione in riferimento allo sviluppo e valorizzazione del Museo; i rapporti che si intendono percorrere con il Museo alle Conce e con l’Archivio storico delle Cartiere Miliani”.
m.a.