Fabriano – Azienda agraria comunale, il punto del sindaco Santarelli

Fabriano – Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, replica all’Associazione Fabriano Progressista relativamente alla questione dell’azienda agraria comunale.

Il punto del primo cittadino

Vinicio Arteconi stamattina si è svegliato esperto commercialista e elargisce suggerimenti a professionisti di lungo corso dando lezioni su come gestire procedure di liquidazione, pignoramenti e lanciando accuse al Liquidatore e alla Giunta. Siccome sono temi delicati e complessi che non possono essere affrontati con questa solita superficialità dice cose inesatte. Ad esempio ignora, nonostante sia stato già detto diverse volte, che il Comune non può intervenire per rifondere un debito dell’azienda seppure si tratta di una azienda partecipata al 100%; non è una mancanza di volontà nè di aver disatteso a un impegno che non poteva essere assunto perchè, appunto, non è possibile farlo. Il culmine lo raggiunge quando suggerisce al Liquidatore di procrastinare di un altro anno la gestione dell’azienda come se fosse una scelta del liquidatore poterlo fare. Bene fa, invece, quando ricorda l’impegno e l’interesse che la Giunta ha sempre dimostrato verso il destino dell’Azienda perchè in questi anni mentre veniva affrontata la partita della liquidazione non abbiamo mai smesso a produrre progettualità coinvolgendo tutte le Istituzioni che potrebbero aiutarci a svilupparle. Esiste un problema che dipende da come l’azienda è stata gestita dal giorno della sua fondazione e che sta rendendo complessa la gestione in questa fase. Noi stiamo lavorando per individuare soggetti interessati all’acquisto correndo contro il tempo per evitare che l’esecuzione dei pignoramenti di alcuni beni possano compromettere l’attività dell’azienda costringendo il Liquidatore a dichiararne il fallimento. Di interessati ce ne sono diversi e uno lo incontrerò la prossima settimana. Non esiste una soluzione diversa dalla vendita dell’azienda che consente al Comune di rimanere proprietario dei terreni e degli immobili. In questi anni su questo tema abbiamo ascoltato da Arteconi e soci proposte che definire “creative” è un eufemismo. Non hanno mai accettato le spiegazioni che sono state date loro anche direttamente dal Liquidatore e dai Dirigenti comunali. Hanno elargito accuse al limite della diffamazione arrivando a ipotizzare l’esistenza di non si sa quali interessi personali dei componenti della Giunta. Io spero ancora di riuscire a concludere la vendita dell’Azienda a qualcuno che sappia finalmente valorizzarla per le potenzialità che ha.