LabStoria: un convegno dedicato a Romualdo Sassi

Continua senza sosta l’attività di LabStoria- “Laboratorio Permanente di Ricerca Storica” di Fabriano la cui mission di promozione della ricerca e degli studi storici vedrà in calendario, per il prossimo autunno, un importante convegno dedicato allo storico Romualdo Sassi. Ne parliamo con il professor Terenzio Baldoni, presidente di LabStoria, per scoprire anche gli altri progetti sui cui il Laboratorio sta focalizzando le proprie attività.

Professore, a che punto sono i lavori di LabStoria per il convegno dedicato alla figura dello storico fabrianese Romualdo Sassi?

Sono a buon punto. Saranno tre giornate di studio che avranno come filo conduttore la figura del professor Sassi e il valore della storia locale, a cui egli ha dato un lustro eccezionale. Si svolgeranno il 15, 16 e 17 ottobre 2021, non sappiamo ancora se nella Sala Pilati della Biblioteca Multimediale o all’Oratorio della Carità. Oltre al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Fabriano e della stessa Biblioteca avremo sicuramente anche quello della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Sono previste almeno 12 relazioni che spaziano sull’intera opera del Sassi, tra cui spiccano quelle del personale della biblioteca, che sta lavorando pure alla sua digitalizzazione. Organizzeremo pure una mostra su «Romualdo Sassi e l’euristica», in accordo con la Sovrintendenza ai Beni Archivistici e con il coinvolgimento dei docenti e degli studenti delle scuole fabrianesi, a cui verrà assegnato il compito di fare da guida ai visitatori.

A chi è rivolto questo progetto?

Per statuto il nostro obiettivo di fondo è quello di far appassionare i giovani studenti di ogni ordine e grado alla ricerca storica, attivando e concordando con le scuole progetti di studio e tirocini formativi, come appunto le giornate sassiane. In secondo luogo è rivolto a tutti i concittadini che ancora non conoscono appieno l’opera immensa di Romualdo Sassi, che ci ha lasciato una mole impressionante di scritti, tra libri, opuscoli, estratti, registri e inventari, articoli pubblicati su quotidiani e periodici, come «L’Azione», con cui collaborò ininterrottamente dal 1909 fino al 1969. In tal senso è particolarmente preziosa la pubblicazione realizzata nel 2005 dal nipote Bruno Sassi. Ma l’obiettivo di LabStoria è pure quello di far conoscere al largo pubblico la storiografia fabrianese del passato e del presente, come abbiamo fatto nel 1918 con la lunga ricerca sulla Grande Guerra a Fabriano, conclusasi con la pubblicazione dell’omonimo volume curato dal dott. Giancarlo Castagnari, il nostro presidente onorario.

Parliamo del nostro prezioso Archivio Storico Comunale. Ci eravamo lasciati nel 2019 con la proposta avanzata da LabStoria, accolta favorevolmente dall’Amministrazione Comunale, di destinare lo spazio del San Filippo come sede per l’archivio e sullo stanziamento in bilancio di circa 60 mila euro da destinare al progetto di conservazione e tutela dello stesso. Si è mosso qualcosa, anche con la possibilità offerta dall’Art Bonus?

La nostra principale preoccupazione resta quello di unificare l’Archivio Storico Comunale e sistemare i fondi archivistici (dei secoli XIX e XX fino al 1981), che attualmente giacciono in un magazzino del Foro Boario, nei locali del Complesso San Filippo, adiacente alla Biblioteca Multimediale, in modo da facilitarne la perfetta conservazione e la fruizione. La possibilità di poter utilizzare tale prestigioso contenitore permetterebbe alla nostra città di recuperare anche l’Archivio notarile mandamentale, che qualche anno fu trasferito in Ancona dopo la soppressione della Sezione di Fabriano dell’Archivio di Stato di Ancona. Una cosa da fare sarebbe quella di calcolare la metratura degli spazi disponibili al San Filippo e, di pari passo, accertarsi sulla effettiva metratura dei medesimi archivi e sui loro possibili sviluppi futuri, a cui si potrebbe aggiungere l’archivio preziosissimo del Teatro Gentile. Per la città, se ciò si avverasse, sarebbe una cosa fantastica, anche per le ricadute occupazionali! Al resto ha pensato il lungo lockdown, che ha bloccato tutto, anche le buone intenzioni dell’Amministrazione comunale, distolta da mille altri problemi assai più importanti… però non vanno dimenticati i 60 mila euro da destinare alla messa in sicurezza della parte dell’archivio attualmente sistemata in modo discutibile al Foro Boario e, certamente, l’Art Bonus, anche se noi riteniamo che per rendere agibile il San Filippo occorra un cospicuo investimento finanziario!

In base al «Protocollo d’intesa per la valorizzazione del patrimonio artistico fabrianese di beni archivistici, bibliografici, artistici ed ambientali», sottoscritto tra il Comune di Fabriano e LabStoria nel 2020, crede ci siano le premesse per portare a definizione il progetto per la nuova sede dell’archivio storico prima della fine del mandato di questa Amministrazione?

Il Protocollo d’intesa con l’Amministrazione Comunale ci mette in una posizione di fiducia e di dialogo con il sindaco Gabriele Santarelli e l’assessore alla cultura Ilaria Venanzoni. Tuttavia in questa difficilissima congiuntura, malgrado il discorso sulla sistemazione degli archivi pubblici sia avviata, non siamo in grado di sapere come vorranno procedere gli amministratori negli ultimi mesi del loro mandato. Con certezza sappiamo, però, che noi di LabStoria assolveremo con determinazione alla funzione di pungolo e di proposta assegnataci dallo statuto e dal protocollo d’intesa, oltre alla nostra coscienza che ci impone di essere sempre al servizio della città.

LabStoria non si ferma mai, avete altre iniziative in cantiere per il 2021?

È nostro intendimento pubblicare gli atti delle giornate sassiane e lavorare per aggiornare costantemente il sito www.labstoria.org e la «Rassegna Ieri per Oggi», curato dalla nostra socia fondatrice dott.ssa Patrizia Mencarelli. Il sito si è arricchito ultimamente di due contributi di altissimo valore scientifico: l’Archivio Ramelli, completamente digitalizzato dall’ing. Paolo Selini, vero e proprio archivista ad honorem e nostro socio fondatore, che sta spendendo questi ultimi anni della sua vita (così lui dice sempre!) in tale meritevole iniziativa; poi abbiamo inserito il volume sulla Grande Guerra a Fabriano, di cui ho già parlato, edito dalla Fondazione Carifac. Ritengo, dunque, che procederemo su questa strada, inserendo altri contributi storiografici inediti o di sicuro valore storico, venendo incontro ai desiderata dei tanti appassionati di storia anche fuori regione.

Professore anche lei è sempre attivo, personalmente ha qualche progetto nel cassetto che desidera anticipare ai nostri lettori?

Il 31 agosto 2021 andrò in pensione e forse avrò più tempo per ultimare due progetti che porto avanti da anni: in primo luogo la pubblicazione della «Vita di Engles», intendo dire del dr. Engles Profili, trucidato dai nazifascisti nell’aprile del 1944. Con questo mio saggio vorrei contestualizzare l’arco di vita di quest’uomo, che per me rappresenta un vero punto di riferimento ideale, con la storia fabrianese che va dal 1905 al 1944. Mi piacerebbe realizzarci anche un fumetto, ma ci devo ancora riflettere. Il secondo progetto riguarda una promessa fatta a suo tempo all’amico Sandro Tiberi e al prof. Aldo Crialesi di realizzare «il Chi è? Fabrianese/6», onorando una pregevole iniziativa della locale Società S, Vincenzo de’ Paoli, oltre alla memoria di Romualdo Sassi e del prof. Dalmazio Pilati che sono i miei insigni predecessori. Nel cassetto ci sono pure altre cose, ma il buon senso e l’età mi impongono di farne una alla volta e bene!

Gigliola Marinelli