La maggioranza fa mancare il numero legale, botta e risposta con l’opposizione

Nervi tesi tra maggioranza e opposizione per il mancato raggiungimento del numero legale per lo svolgimento del consiglio comunale di giovedì sera. In primo piano c’è sempre il bilancio comunale che è stato approvato in Giunta due giorni fa e che, entro il mese, arriverà in consiglio. Nei giorni scorsi la minoranza aveva informato la Prefettura e la Regione Marche che il bilancio non era stato approvato entro i termini previsti dalla legge, entro il 31 maggio. Poi giovedì sera, poco prima di un Consiglio con all’ordine del giorno altri temi, il colpo di scena. La maggioranza M5s, infatti, ha fatto mancare il numero legale. Spiega il sindaco, Gabriele Santarelli: “Giovedì era prevista una riunione di Giunta per approvare i documenti del bilancio di previsione e del consuntivo. Si sarebbe dovuta svolgere nel primo pomeriggio consentendo il regolare svolgimento anche del Consiglio. Gli uffici – spiega il primo cittadino – ci hanno reso disponibili i documenti con notevole ritardo costringendoci a rimandare l’inizio della Giunta”. Prima del Consiglio è stata convocata la conferenza dei capigruppo dove “ho personalmente avanzato la proposta di rinviare l’inizio del Consiglio di un’ora e mezza che avrebbe consentito di fare sia la Giunta che il Consiglio che si riuniscono entrambi alla presenza dalla Segretaria Generale”. Così non è stato. “Le opposizioni non hanno accolto la proposta di posticipo e a quel punto l’unico modo per poter approvare i bilanci era far mancare il numero legale e rimandare il Consiglio che sarà recuperato giovedì prossimo”.

Opposizione all’attacco

Andrea Giombi, Fabriano Progressista: “Ciò non si è verificato da nessuna parte in Italia: la maggioranza ha tolto il numero legale impedendo lo svolgimento della seduta. Siamo nel teatro dell’assurdo. La Giunta – dichiara il consigliere comunale di minoranza – era impegnata, dopo la nostra nota inviata al Prefetto, al Presidente della Regione e al Presidente del Collegio dei revisori dei conti, ad iniziare la procedura per l’approvazione del bilancio di previsione e, dunque, non si è degnata di partecipare alla seduta del Consiglio Comunale. Non c’è alcun rispetto non tanto verso noi consiglieri, ma verso i cittadini”. Dal Partito Democratico, il consigliere Renzo Stroppa torna a chiedere le dimissioni di tutta la Giunta. Olindo Stroppa, Forza Italia: “Siamo al capolinea, questa è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questa maggioranza di governare: per il bene del comune e dei suoi cittadini facciano un serio esame di coscienza e si dimettano in blocco, eviterebbero alla popolazione in altro anno di non governo”. Dice Giovanni Balducci, capogruppo PD: “Ovviamente, a detta di qualcuno, i ritardi sulla disponibilità dei documenti del bilancio di previsione sono imputabili agli uffici, ci mancherebbe: ricordiamoci che il bilancio di previsione doveva essere approvato dal Consiglio Comunale (dopo varie proroghe dalla naturale scadenza del 31 dicembre 2020) entro il 31 maggio scorso! Se verrà approvato alla fine di questo mese non può sempre essere colpa di altri! In conferenza capigruppo urgente (convocata alle 17.30 per le 17.45) è stato il sindaco Santarelli, tra gli altri panegirici, a preannunziare (a mo’ di sfida) che la maggioranza avrebbe fatto mancare il numero legale. E’ da precisare ulteriormente – prosegue Balducci – che la giunta, i cui componenti non potevano essere presenti alle 18 in Consiglio, si è riunita alle 20.25 come indicato nelle delibere di ieri sera. Consiglieri di maggioranza: trovatemi una ragionevole e accettabile motivazione per la quale non vi siete presentati e non si è potuto svolgere il Consiglio Comunale.”

Marco Antonini