Scuola Marco Polo, la segreteria riapre per 8 addetti. L’opposizione alza la voce

Fabriano – Può riaprire la segreteria della scuola media Marco Polo chiusa con ordinanza del sindaco venerdì scorso. Lunedì il dirigente comunale Michele Farabbi, ha eseguito sopralluogo con la preside, Aurelia Brita, per verificare, si legge nel verbale, “le condizioni di permanenza del personale della direzione al fine di non interrompere le attività tecnico amministrative per la conclusione dell’anno scolastico e per consentire di contro lo svolgimento, in altra sede, degli esami per le classi terze”. Una piccola parte dello stabile si riattiva “considerato che i locali che si intendono utilizzare, non aperti al pubblico, si trovano al piano terreno e che la distanza dall’uscita di emergenza è collocata nelle immediate vicinanze”. Nel sopralluogo è stato valutato “che i tempi di evacuazione sono estremamente ridotti e che il personale non deve gestire il deflusso degli alunni e del personale essendo la struttura non utilizzata». I carichi accidentali “sono ridotti notevolmente”. Con una integrazione all’ordinanza 77, quindi, il sindaco Santarelli autorizza l’ingresso al personale della Direzione per lo svolgimento delle attività di segreteria per un massimo di 8 addetti. Ancora da ufficializzare dove si trasferirà la scuola, da settembre, con molta probabilità all’ex Seminario di via Serraloggia. Il dibattito politico non si ferma. Dice Luigi Argalia, papà di uno studente che frequenta la Marco Polo e membro della Lega: “Nel 2016, con un emendamento ad hoc, la senatrice Fucksia riesce a far rientrare Fabriano nel cratere sismico. L’Ufficio Tecnico comunale, grazie al buon lavoro dell’architetto Evangelisti e dell’assessore Pascucci, riesce ad avere i finanziamenti per la Marco Polo e completare il progetto nel 2019. Da quella data – dice – iniziano i problemi e ad oggi il tutto si è tradotto in un nulla di fatto fino a venerdì con la scuola chiusa perché non risponde ai criteri di vulnerabilità sismica e ai criteri di sicurezza per la stabilità statica”. Gli alunni, 11 classi, 250 studenti in tutto, sono in dad. “Il pensiero – prosegue Argalia – che il pericolo fosse noto dal 2019 e che il provvedimento sia stato preso solo dopo le dimissioni dell’assessore Pascucci, mi rende sconcertato e arrabbiato fino a chiedere le dimissioni del sindaco”.

Fratelli d’Italia, il punto di Ennio Mezzopera

“La Giunta è giunta. Oramai è evidente a tutti che questa amministrazione ha fatto molti più danni di quanto ci si potesse immaginare. L’incapacità amministrativa legata all’arroganza ha portato a questi risultati. L’Armata Brancaleone politica, composta da persone armate di buone intenzioni, ma di estrazione ideologica spesso diametralmente opposta, se è vero che nel mandare un “vaffa” trova l’accordo, nel prendere decisioni importanti per governare, spesso incontra delle grandissime difficoltà. Ed ecco che il Comune sta all’impasse, ecco che si perdono pezzi importanti dell’amministrazione, ecco che la macchina amministrativa arranca. Ma a tutto c’è un limite: sulla sicurezza dei nostri ragazzi non si deve scherzare! Qui il discorso diventa estremamente serio. Se il Sindaco, già dal 2019, aveva pronto ed approvato un progetto di ripristino della scuola Marco Polo e non l’ha attuato, non ci sono scusanti! Delle beghe interne loro non ci interessa nulla, di fronte un fatto del genere non vogliamo sapere se è stato colpa di uno piuttosto che di un altro. Oramai la misura è colma, facciano un favore alla comunità: si dimettano!” Così, in una nota, il direttivo di Fratelli d’Italia Fabriano.

Marco Antonini