IL PAPETTO, LA FINE DI UN’ERA
Fabriano – Una notizia che ha “gelato” gran parte dei fabrianesi quella arrivata alla fine di gennaio 2021, la cessazione della storica attività “Il Papetto”, uno dei negozi più antichi in assoluto della città operativo ininterrottamente da tre quarti di secolo. Un’attività commerciale dedita alle riparazioni di scarpe, cinte, capi di abbigliamento e merce varia situata nel cuore della città, in via Cialdini, a cui varie generazioni di fabrianesi si sono rivolte dal 1946 per rinnovare borse e scarpe. “Abbiamo acquisito quest’attività ben quarantadue anni fa – affermano i titolari dell’esercizio – nonostante sia sempre stata un’attività di famiglia, ha subito un passaggio di testimone, la proprietà è infatti passata da zio a nipote nel lontano 1979. La denominazione però non ha mai subito alcuna variazione, “Il Papetto” dal 1946 ad oggi, intatta. Nel momento in cui abbiamo immaginato questa cessazione, pensavamo sinceramente potessimo trovare degli acquirenti – ci confidano i titolari – abbiamo pensato di affittare l’attività ed eravamo disposti anche ad un affiancamento per i nuovi gestori. Purtroppo, però, non c’è stata richiesta, probabilmente perché parliamo di un mestiere artigianale che necessita di manualità e professionalità non certo semplice da svolgere”. E pensare che nell’arco di questi tre quarti di secolo, il mercato, per questa storica attività, è stata una costante. Perché l’attività, nell’arco degli anni, ha sempre portato con sé i clienti più affezionati, addirittura fino ad oggi. Ed è anche questo uno dei motivi per cui i proprietari sarebbero stati ben contenti di dare una continuità al lavoro e all’attività nonostante la loro cessazione: per la loro clientela affezionata, per una parte di storia che purtroppo, sarà destinata a chiudersi.
“E’ anche vero che – proseguono i proprietari de “Il Papetto” – in questo mestiere, o hai manualità, o è difficile imparare l’arte. La nostra attività infatti è indefinibile, varia molto e spazia in qualsiasi tipo di ambito, abbigliamento e riparazione. Non neghiamo che chiunque si sia presentato per informazioni in merito, è rimasto spaventato dalla quantità di arte d’apprendere e dal tanto da farsi. I giovani d’oggi preferiscono studiare, preferiscono tutt’altro tipo di lavoro, la manualità non fa parte di questa generazione e non è affatto facile avvicinarli a questo tipo di realtà”. Per i curiosi che si chiedono la motivazione di questa cessazione c’è una proprietaria ormai in pensione che, influenzata anche dalla situazione Covid-19, ha scelto di appendere l’arte al chiodo. E proprio a proposito di pandemia globale, una domandina la poniamo volentieri: “Chiaramente due mesi e mezzo di stop totale, non aiutano. I costi fanno parte di qualsiasi attività – affermano i proprietari di quest’attività a conduzione familiare – e il Covid ha messo una mano pesante sul giro dell’economia mondiale, figuriamoci su quella cittadina. Due mesi e mezzo senza introiti sono un bel rallentamento. Nonostante la riapertura, di gente ne troviamo poca e molte attività si lamentano di questa situazione. Noi indubbiamente ci accodiamo, ma ringraziamo anche tutti i clienti che in questi anni ci hanno dato fiducia e con i quali si è instaurata una bella amicizia. Ci teniamo a dire che ci mancheranno loro e le chiacchierate in compagnia”. E se proviamo a chiedere come l’abbiano presa secondo loro la risposta è secca con tanto di sorriso: “Male. Tutti ci chiedono come ci abbiamo pensato, ma era il momento. Dispiace per la nostra storia”. Personalmente, avrei piacere di chiudere con un simpatico e interessante aneddoto su cui abbiamo scherzato insieme alla proprietà: “Sai perché si chiama “Il Papetto”? – chiedono giustamente ad un giovane fabrianese che è pronto a rispondere di no – perché dai primi anni di storia in questo negozio si facevano scarpe a mano e, in onore di Papa Leone XII di Genga (al quale venne regalato un paio di scarpe fatto a mano), ecco la simpatica presa in giro “Il Papetto””. Essendo un esercizio situato in una via storica della città di Fabriano, Terenzio Baldoni citava “Il Papetto” nelle attività storiche fabrianesi. Un’avventura partita nel lontano 1946, passata attraverso generazioni della città di Fabriano e atterrata qui, in un anno che mette di diritto “Il Papetto” nei cassetti della storia e dell’orgoglio di questa città.
Lorenzo Ciappelloni