COVID-19: UN ANNO DOPO, “ATTESTATI DI BENEMERENZA”
E’ passato un anno preciso dal primo caso di coronavirus a Fabriano. Da quella volta, nell’Ambito 10, di emergenze ce ne sono state parecchie e, oggi, sembra tornare al periodo in cui tutto è iniziato. I casi, infatti, sono ancora molti, le quarantene diminuiscono lentamente nonostante le scuole chiuse e solo ieri 17 persone erano ricoverate al Pronto Soccorso dell’ospedale Profili, sulla carta unico presidio no covid di Area Vasta 2. L’anniversario è stato commemorato online dal sindaco, Gabriele Santarelli, che spiega: “Un anno fa ci venne comunicato il primo positivo al Covid-19 a Fabriano. In questi 12 mesi oltre alle tante sofferenze e privazioni abbiamo avuto modo di apprezzare tante energie che si sono attivate per aiutare la comunità”. La giunta comunale ha deciso di preparare e consegnare a nome della città degli attestati di benemerenza. “È un modo – dice Santerelli – per ringraziare tutti quelli che con spirito di sacrificio e abnegazione si sono messi a disposizione in questo anno difficile in cui le fragilità si sono amplificate e altre se ne sono aggiunte”. A Fabriano sono 345 gli attualmente positivi (dato della Regione Marche aggiornato alle ore 18,15 di ieri) e sono 717 le persone in isolamento e/o quarantena. Sette giorni fa i positivi erano 291 (54 in meno) e le quarantene 845 (128 in più). Quasi 1.800 i casi accertati in un anno. Su questi 12 mesi il sindaco analizza la situazione: “È sempre difficile capire il perché delle diverse ondate che si sono susseguite e non spetta a noi individuarne le cause. Nella prima fase post estate però sappiamo con certezza che i numeri in aumento sono stati determinati dai rientri dai luoghi di villeggiatura. Nella stagione estiva – dice – c’è stato un rilassamento che ha portato a una diffusa sottovalutazione del rischio. Poi con la stagione autunnale siamo tornati a frequentare di più i luoghi al chiuso e questo potrebbe aver avuto un ruolo importante nella crescita dei contagi”. Santarelli ha poi elogiato gli sforzi delle associazioni e dei volontari e di tutti coloro che si sono messi a servizio delle persone in difficoltà.
Marco Antonini