LE PREOCCUPAZIONI DELLA SEGRETERIA UGL SANITA’ ANCONA

Comunicato stampa della Segreteria Provinciale UGL Sanità Ancona: Francesco Freddi, Clemente Mulattieri e Valentino Tesei (FOTO)

La Segreteria UGL Sanità Ancona preoccupata per l’andamento dell’attuale gestione Asur Marche su Lavoro Straordinario, mobilità del personale, assegnazione degli incarichi di funzione, tutela della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, esprime la propria preoccupazione per la salute psicofisica degli operatori della sanità e della popolazione utente.

Il punto

La scrivente Segreteria Provinciale UGL Sanità Ancona, promotrice del progetto pilota “Centro Dignità dei Lavoratori” formalizzato alla Ill.ma Procura della Repubblica di Ancona, segnala l’anomala situazione riguardo la corretta applicazione degli Istituti contrattuali di cui ai vigenti CCNL comparto SANITA’ ad opera della Governance dell’Ente sanitario regionale – Asur Marche che, a ns avviso, sta causando situazioni di discriminazione tra gli operatori della sanità, con riguardo a tutti i profili professionali, siano essi sanitari, tecnici, professionali e amministrativi. Preoccupa la totale assenza di riscontro sulle tematiche inerenti la prevenzione della Sicurezza nei luoghi di lavoro. Riguardo l’applicazione degli istituti contrattuali di cui al vigente CCNL comparto Sanità 21/05/2018 si ravvisa un ricorso alla mobilità del personale in regime d’urgenza e al lavoro straordinario che fa presagire alla assenza di una politica di gestione coerente e organica delle risorse umane. Ci sembra che si “navighi a vista” senza un progetto chiaro e compatibile con le risorse a disposizione che poggia interamente sull’abnegazione degli operatori sanitari e chiaramente sulla loro salute psicofisica. In tal modo anche l’abnorme ricorso al lavoro straordinario appare, nei modi e nei tempi con cui viene richiesto agli operatori, uno strumento atto a tappare le falle di un Sistema che ha carenze ataviche e strutturali di personale sanitario. Senza entrare in tecnicismi, incomprensibili ai non addetti ai lavori, ci limitiamo a rilevare la necessità di una revisione dei minutaggi di assistenza, puntando contestualmente ad una politica del personale seria che crei nuovi posti di lavoro di cui la nostra Sanità regionale necessita e che dia certezze ai lavoratori precari stabilizzandoli.
Notiamo un’incoerenza di fondo nella politica del personale Asur che sembra procedere come la famosa tela di Penelope: si sfascia la sera ciò che si fa la mattina. E’ difficile concordare, infatti, le riduzioni dell’assistenza, registrate in primis nei presidi ospedalieri, nella finestra delle ferie, e i tagli lineari dei così detti “riassetti” dei posti letto con una politica assunzionale e con la tanto sbandierata riduzione delle liste di attesa, cavallo di battaglia della precedente Giunta Regionale, a cui oramai non crede più nessuno.
Parimenti preoccupa l’abuso del ricorso alla figura sui-generis del Facente Funzioni, riguardo l’istituto degli Incarichi di Funzione, sia di Coordinamento che di Organizzazione, che di per sé non ha alcun fondamento giuridico se non quello di tamponare una vacanza in organico per il tempo tecnico necessario per
l’approntamento di un Bando di Concorso per la copertura del posto vacante. Anche in questo caso non è mai stato fornita alla nostra Segreteria territoriale UGL alcuna informazione sindacale.

Siamo per altro in attesa dei rilievi dell’I.T.L. Ancona nella a cui abbiamo segnalato la questione a tempo debito. Riteniamo che su questo argomento, come per ogni questione contrattuale, si debba fare chiarezza attraverso la corretta applicazione degli Istituti contrattuali e della normativa in generale, questo anche al fine di non danneggiare ulteriormente gli operatori che svolgono funzioni di fatto da anni senza poter eccepire il diritto alla retribuzione delle medesime, esponendo gli stessi al contempo ad una disparità di forza contrattuale che li pone in una condizione di fragilità. Come Segreteria sindacale riteniamo inaccettabile un discorso del genere. All’uopo ricordiamo che tali soggetti, pur svolgendo le proprie funzioni solamente di fatto, sono riguardo al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di Lavoro D.lgs.81/2008 c.d. T.U.S.L., dei Preposti con tutto quello che ne consegue in termini di responsabilità penale. E’ anche difficile per un operatore capire ed accettare la figura di un facente funzioni a durare nel tempo stando che l’assegnazione delle medesime funzioni per l’espletamento di fatto segue, per forza di cosa, logiche personalistiche basate esclusivamente sull’intuitu personae, senza per questo nulla togliere alla professionalità degli operatori stessi. Un focus a parte lo dedicheremo a tutti quei fondi pubblici stanziati per fronteggiare lo sforzo pandemico in atto stante la mole di provvedimenti interessati e con essi di soldi in gioco. Nutriamo perplessità, infatti, sull’efficacia e l’efficienza della spesa pubblica effettuata dall’ Asur Marche che, a nostro avviso, dovrebbe andare a retribuire lo sforzo degli operatori sanitari, in primis quelli “in prima linea”, per fronteggiare l’attuale recrudescenza della pandemia.

Per tutti questi motivi e per le palesi carenze denunciate alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Ancona in ambito di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro ex D.lgs. 81/2008 non sediamo come UGL al Tavolo di contrattazione decentrata di Area vasta 2, non accettiamo, infatti, il ruolo di semplici ratificatori di decisioni mai realmente condivise e prese da pochi “eletti”, secondo logiche a noi del tutto estranee.
Come Segreteria sindacale attenta ai valori della tutela della Salute, della Sicurezza e della Dignità dei lavoratori, chiediamo alla Regione di valutare attentamente le questioni sollevate, per iniziare un percorso nuovo, rispetto al passato, nell’ottica di fornire le maggior tutele agli operatori della Sanità e alla popolazione utente dei Servizi Sanitari Regionali. Per attiene alla sicurezza, nei luoghi di lavoro, proponiamo alla Regione di valutare la fattibilità della costituzione di un Osservatorio regionale, quale Punto di ascolto e monitoraggio riguardo le tematiche inerenti il D.lgs.81/2008 richiamato, anche guardando all’esperienza di quanto avviene in altre Regioni quali l’Emilia Romagna, mettendo a disposizione il nostro contributo tecnico ed esperienziale.