INDELFAB, VERTICE AL MISE. “GARANTIRE 12 MESI DI CASSA INTEGRAZIONE”

Fabriano – Si è svolto nella mattinata di oggi, 10 dicembre, l’incontro in videoconferenza, con il Ministero dello Sviluppo Economico, per affrontare la delicata questione della vertenza Indelfab alla presenza dei sindacati, di Marche e Umbria e delle istituzioni locali. Con il fallimento, infatti, sono a rischi quasi 600 posti di lavoro.

“Ad oggi – si legge in una nota dei sindacati – risulta fondamentale per affrontare ogni discorso, individuare tutte le azioni per garantire i 12 mesi di Cassa integrazione per cessazione di attività, che oltre a dare sostegno alle persone, costituiscono un elemento fondamentale anche per andare a discutere di ogni ipotesi di reindustrializzazione”. Ci si è aggiornati a dopo il 15 di dicembre, giorno in cui è convocato l’esame congiunto con il Ministero del Lavoro per la cassaintegrazione, reso necessario dalla sentenza di fallimento; nel frattempo proseguiranno gli incontri anche con la Curatela per capire la reale condizione dell’azienda ed individuare tutti insieme la strada migliore che possa dare tutela alle persone e rilancio ai territori. I sindacati Fim, Fiom e Uilm “ribadiscono con forza la drammaticità di questa crisi industriale che rischia innalzare ulteriormente i numeri della disoccupazione sulle aree dell’appennino umbro marchigiano, richiedono il massimo impegno a tutti i livelli augurandosi che tutti i progetti con i quali ci si misurerà siano poi supportati anche da fatti concreti, in attesa di riprendere l’interlocuzione subito dopo il 15 dicembre, in un confronto costante e coerente con gli impegni fin qui presi con le lavoratrici ed i lavoratori”.

Ieri, intanto, si è svolto un primo incontro conoscitivo tra le organizzazioni sindacali e la Curatela del fallimento Indelfab. “E’ fondamentale in questa prima fase evitare il licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori ed è necessario uno sforzo massimo da parte del Ministero del Lavoro per trovare soluzioni a loro sostegno” riferisce Pier Paolo Pullini, Fiom. Per il 15 dicembre “è già stato convocato un incontro per discutere degli ammortizzatori sociali ed individuare le strade affinché non vengano generati costi aggiuntivi a tutela dei creditori, e allontanare così il più possibile il momento dei licenziamenti – conclude Pullini – nella speranza condivisa da tutti di individuare soluzioni attraverso manifestazioni di interesse che comunque ad oggi non ci sono”.

Marco Antonini

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