AGEVOLAZIONI TARI, BOTTA E RISPOSTA

Fabriano – Agevolazioni Tari per le utenze non domestiche. Dopo l’approvazione in consiglio comunale sale il dibattito a distanza tra il Partito Democratico che ha votato no insieme a Fabriano Progressista e l’Amministrazione comunale. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il commento del consigliere del Pd, Giovanni Balducci, (leggi qui) che ha preso posizione e spiegato perchè ha votato no. “Dopo un confronto durato mesi è inaccettabile che ci siano attività penalizzate. In particolare – spiega, tra le altre cose il capogruppo – non è stata applicata una sentenza del Consiglio di Stato del febbraio 2019 nella quale è stata dichiarata illegittima l’assimilazione delle attività ricettive agricole a ristoranti e ad alberghi: essendo le prime più simili alle utenze domestiche necessitavano o di una riduzione o di inserimento in altra categoria”. Secondo il consigliere del Partito Democratico “è inaccettabile che ci siano attività che vengano lasciate indietro in un periodo di così grande difficoltà. Era possibile e si doveva fare di più”.

La replica del sindaco, Gabriele Santarelli

“La toppa è peggio del buco. Gli agriturismi con queste agevolazioni potranno godere del 60% di riduzione. La verità è che in consiglio l’unica “contestazione” è stata fatta riguardo all’applicazione di una sentenza che prevede che gli agriturismi non vengano equiparati ai ristoranti e quindi che venga applicata un’aliquota minore. Abbiamo spiegato – spiega il primo cittadino – che la sentenza sarà applicata il prossimo anno quando il Comune aderirà al nuovo piano tariffario dettato dall’Arera. Per il 2020 abbiamo scelto di applicare le stesse aliquote del 2019 per evitare aumenti alle attività e alle utenze domestiche. Secondo il consigliere Balducci era preferibile aumentare la Tari a tutti per agevolare una categoria, gli agriturismi, che in consiglio sono difesi da un consigliere PD proprietario di agriturismo e che comunque vedranno la Tari diminuire del 60%”. Così, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

Marco Antonini