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Marche, occupazione stabile tra i dipendenti con il blocco dei licenziamenti

Ancona – Marche, secondo trimestre 2020: l’occupazione è stabile tra i dipendenti grazie al blocco dei licenziamenti. E’ quanto emerge dai dati forniti dell’Istat, elaborati dall’Ires Cgil Marche. Nella regione, il numero degli occupati è pari a 628 mila unità, ovvero 7 mila occupati in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, pari a -1,2%. Gli occupati dipendenti aumentano dello 0,9% pari a 4mila unità rispetto al 2019 mentre gli autonomi subiscono una brusca diminuzione del 7,4% e di circa 12mila unità.

Il tasso di disoccupazione si attesta al 4,7% con un -5,6% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Su questo dato c’è la forte incidenza del lockdown e della situazione di emergenza che ha costretto tanti disoccupati a smettere di cercare lavoro quindi a divenire inattivi proprio in quei mesi. Diminuiscono quindi per effetto di questo fenomeno i disoccupati in numero assoluto, passando dai 65mila del II trimestre del 2019 a 31mila del 2020. Il dato degli inattivi, cioè di quelli che non cercano lavoro, registra infatti una crescita importante pari al 4,2% e a oltre 34mila unità.

Dichiara Giuseppe Santarelli, segretario CGIL Marche: “La situazione che abbiamo attraversato con l’emergenza coronavirus si è sommata alle problematiche già esistenti con almeno un dato incoraggiante e positivo: gli occupati dipendenti, nonostante tutto quello che è successo e le migliaia di aziende chiuse o in riduzione di orario, registra addirittura una piccola crescita rispetto al 2019. E’ un segno evidente che il blocco dei licenziamenti imposto dal Governo con i decreti e fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali ha evitato una catastrofe sul piano occupazionale”. Per questo, conclude Santarelli, “ è importante che nei prossimi mesi il Paese sappia sfruttare le occasioni che le risorse europee metteranno a disposizione anche alla nostra regione.” (cs)