COMPAGNIA ARCIERI FABRIANO, 11 ANNI DI ATTIVITA’

Fabriano – E’ il 2009 quando nasce la Compagnia Arcieri Fabriano, formatasi dalla voglia di una combriccola di ragazzi che volevano tirare con l’arco. E’ iscritta alla Fitast (la Federazione che organizza i campionati italiani di tiro con l’arco storico) e vanta circa sessanta persone iscritte tra atleti e soci: nessun limite d’età, si passa quindi dal ragazzo di 10 anni all’anziano di quasi 80 anni. La particolarità di questa disciplina storica è che si tira con archi di legno fatti a mano, frecce prodotte anch’esse artigianalmente (sono in legno con piume il più possibile naturali senza colori troppo appariscenti) e bersagli idem. Un’altra caratteristica del tiro con l’arco storico è il gareggiare prettamente in costume medievale: ogni compagnia ha la sua divisa risalente al 1300, la quale viene scelta anche con le norme della federazione e con colori risalenti a quel determinato periodo storico. C’è un grande studio dietro alle regole della Federazione, si riprendono le tradizioni del nostro medioevo e si ripercorrono con costumi, archi e frecce.

“Causa Covid-19 e il blocco delle attività agonistiche e ricreative – afferma Piero Ciarlantini, Presidente della Compagnia Arcieri Fabriano – non solo è saltata la gara del Palio di San Giovanni Battista, ma anche la tappa del Campionato Italiano tiro con l’arco e la relativa tappa fabrianese che si sarebbe dovuta svolgere il 7 giugno. Eravamo pronti e tutta la macchina operativa si era messa in moto addirittura un anno prima per l’organizzazione dell’evento, pensando che nella tappa dello scorso anno abbiamo vantato oltre 300 atleti di 24 compagnie provenienti da tutta italia. Quest’anno invece è saltata e con la chiusura delle palestre, (la Compagnia fabrianese svolge la sua attività presso il nuovo seminario) non abbiamo più potuto fare corsi per avvicinare nuove persone e fino a maggio non abbiamo avuto possibilità di allenarci”. Due mesi di stop quindi, totalmente fermi come gran parte dell’Italia da inizio marzo a inizio giugno. “Da lì però – prosegue Ciarlantini – grazie all’aiuto della Sagra della Lumaca di Cancelli, ci hanno concesso il campo all’aperto di Cancelli e abbiamo allestito un campo di tiro con l’arco a metà giugno per ricominciare ad allenarci. Campionato annullato e tutte le sue tappe, siamo riusciti soltanto a scagliare frecce in qualche amichevole a fine luglio (Cagli), metà (Urbino) e fine (Montone) agosto. Domenica 6 settembre, ad esempio, amichevole a Fabriano ai nuovi giardini pubblici, con un numero ristretto di partecipanti a causa del Covid (massimo 100 persone)”.

Certamente un segnare di ripartenza, come ci conferma il Presidente prima di chiudere: “Un modo per ripresentarci alla città e un segnale per ritrovarsi con le altre compagnie. I posti erano esauriti con dieci giorni d’anticipo, arriveranno da Umbria, Toscana, Emilia, qualcuno dal Lazio e molte compagnie marchigiane. Sono state respinte molte richieste perché purtroppo, causa assembramento e distanziamento, non è possibile avere più di 100 partecipanti. Per il futuro vorremmo organizzare altre due amichevoli e soprattutto dei corsi per chi si volesse affacciare al tiro con l’arco. Vorremmo riaprire la sede e avere una nuova vita sportiva normale per prepararci al campionato del prossimo anno, marzo 2021”.

Lorenzo Ciappelloni

(IMMAGINE DI REPERTORIO)