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PIU’ CONTROLLI ANTI-ASSEMBRAMENTO

Fabriano – Il problema dell’utilizzo, obbligatorio, delle mascherine all’interno delle attività commerciali è un tema molto sentito anche a Fabriano. La maggior parte delle persone si comporta correttamente quando fa la spesa con gli stessi clienti che rimproverano chi trasgredisce. Nei luoghi della movida, invece, non è facile evitare gli assembramenti e, tra i giovani, sono tanti quelli che vanno in gruppo senza indossare il dispositivo di protezione e non rispettando la distanza di sicurezza. Un problema diffuso al parco Regina Margherita, in centro, dove gruppi di bambini e ragazzi giocano molto vicini tra loro, tanto che in molti invocano più controlli e più rigore. Nelle attività commerciali il personale è impegnato nel far rispettare le regole ai clienti, alcuni dei quali polemizzano per il rigore di certi commercianti invece che elogiarli e criticare quelli eccessivamente permissivi.

“Per quanto riguarda il dover lasciare un cognome e un numero di telefono al momento della prenotazione – dice Antonella Bartolini, responsabile pubblici esercizi di Confcommercio – era già un passaggio obbligato per chi volesse riservare un tavolo e rimarrà anche dopo questo momento di emergenza. Ora bisogna chiederlo anche a chi si presenta senza prenotazione, ma è questione di un attimo. Alla richiesta del cellulare non tutti i clienti, invece, sono troppo entusiasti, ma poi quando se ne spiegano le ragioni si dimostrano più comprensibili”. Discorso a parte l’uso della mascherina. “All’inizio per le persone era più naturale perché arrivavano già avendola sul volto, ma adesso che all’esterno, se si mantiene la giusta distanza tra le persone, perlopiù non viene indossata, il cliente si ferma sull’uscio e provvede così come per andare in bagno o alla cassa. Anche per quanto riguarda le regolamentazioni di entrata e uscita scorre tutto – conclude – abbastanza liscio. Se si affollano più persone all’ingresso sono i clienti stessi a prendere le distanze da chi li precede”.

Marco Antonini