ROBERTO SORCI CONTRO AV2 CHE ACCORPA I REPARTI AL PROFILI

di Marco Antonini

A meno di 24 ore fa (leggi) abbiamo annunciato la novità che riguarda l’ospedale Profili di Fabriano: con il ritorno, da lunedì prossimo 20 luglio, dell’Hospice da Sassoferrato (temporaneamente spostato causa emergenza Covid diversi mesi fa) all’ospedale, causa carenza di personale infermieristico, le specialità chirurgiche vengono accorpate. Otorino e Oculistica finiscono, provvisoriamente, almeno nei piani di Area Vasta 2, all’interno di Ortopedia. Si perdono così posti letto, almeno 12, e servizi essenziali in un periodo in cui bisogna anche iniziare a recuperare le visite non urgenti posticipate causa Covid. Una decisione che lascia l’amaro in bocca… a pochi mesi dalle elezioni regionali. Sulla vicenda si è esposto l’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, che non le manda a dire all’Asur e, di conseguenza, alla maggioranza in Regione.

Sorci

“La Fase 1 della pandemia da Covid-19 sembra non aver insegnato nulla”. Con queste parole, l’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, stigmatizza la decisione “penalizzante” presa dai vertici di Area Vasta 2 per l’ospedale Profili. “Giustissima – dice – la riapertura dell’Hospice, un servizio che è fondamentale. Ma non è possibile che si diano corso a disposizioni conseguenti che tendono ad aumentare la promiscuità di vari reparti e quindi innalzare il rischio contagio per operatori sanitari e pazienti”.

Il riferimento è alla decisione di Area Vasta 2 di procedere con l’accorpamento delle Unità Operative complesse di Oculistica e Otorino con l’Unità Operativa di Ortopedia. Tutto ciò comporta una perdita di ulteriori 12 posti letto complessivi. “Appare molto singolare questa decisione dei vertici sanitari in quanto vanno a ledere reparti che sono riferimento provinciale, eppure si mettono in difficoltà minandone la piena operatività in un momento di riapertura completa, dopo la fase acuta della pandemia da Coronavirus”, ha proseguito Sorci evidenziando, inoltre, “la grande prova offerta dalla sanità fabrianese nei mesi dell’emergenza. Invece, “di rafforzare la vocazione chirurgica del Profili, si continuano a perpetrare politiche che tendono a introdurre nel presidio ospedaliero cittadino servizi a bassa attività assistenziale, riducendone la complessità ospedaliera e mortificando le professionalità presenti. Servizi a bassa attività assistenziale che in tutte le altre zone marchigiane e non solo, occupano strutture ben distanti da presidi ospedalieri di primo livello. Un andazzo che deve finire perché il Covid-19 ha evidenziato tutta una serie di criticità che la politica di questi ultimi anni, a livello sanitario, ha colpevolmente ignorato”

L’ex sindaco di Fabriano chiede che si inverta la rotta al più presto anche perché i numeri parlano da soli. “Secondo l’attuale normativa vigente, al Profili sono autorizzati 166 posti letto, ne sono attivi solo 122 e questo perché gli accorpamenti promossi, con gli ultimi piani ferie, si sono trasformati da provvisori in strutturali. Occorre, dunque, che si faccia chiarezza e che, soprattutto, si preveda un progetto complessivo di valorizzazione di una sanità territoriale capillare che veda nell’ospedale di Fabriano, il perno centrale. È semplicemente vergognoso che dagli eventi sismici del 2016, ancora non si sia dato corso a un programma per ripristinare l’agibilità all’ala A danneggiata dal terremoto. Con il recupero funzionale di questi spazi, si potrebbero risolvere molte delle problematiche evidenziate. In più, si proceda in tempi celeri alla costruzione del nuovo blocco operatorio prevedendo alcune migliorie, quali la possibilità di far atterrare l’eliambulanza sul tetto della struttura in modo tale da aumentare l’efficienza stessa degli interventi e razionalizzando il servizio. La pandemia da Coronavirus – conclude Sorci – ha colto alla sprovvista il mondo intero, non risolvere ora le criticità evidenziate dal Covid-19, rappresenterebbe una scelta politica miope e colpevole”.