SS 76, ASPETTANDO IL RITORNO DEGLI OPERAI NEI CANTIERI
di Marco Antonini
Fabriano – La strada cantiere 76 potrebbe rivedere gli operai dalla prossima settimana, dopo un mese di stop causa emergenza Covid-19 con diversi dipendenti in cassa integrazione. Il cronoprogramma che prevedeva il completamento dell’opera entro l’anno potrebbe non essere rispettato. L’auspicio è che si possa recuperare lo stop prolungato e tornare a pieno ritmo, già entro maggio, lungo la Borgo Tufico – Serra San Quirico che collega Fabriano alla costa. Da lunedì 4 maggio si può riprendere a lavorare nei cantieri edili e di conseguenza può ripartire anche il progetto Quadrilatero maxi lotto 2 Fabriano-Serra San Quirico, inclusa la Pedemontana Fabriano-Muccia. In questi giorni dovrebbero esserci state le convocazioni da parte del contraente generale Astaldi degli operai che sono rientrati nelle loro Regioni e, se non ci saranno controindicazioni, si ripartirà. In attesa dell’ufficializzazione sulla ripartenza dei lavori tra Borgo Tufico e Serra San Quirico, compresi gli approvvigionamenti di materiale, sono state stabilite le misure di sicurezza da rispettare: misurazione della temperatura degli operai all’ingresso del cantiere; consegna mascherine e guanti; numero contingentato di ingresso nei mezzi di trasporto con obbligo di sedersi sempre sugli stessi sedili; dispenser igienizzanti sui mezzi e nei cantieri; sanificazioni sala mensa; sanificazione una volta ogni due settimane dei locali dormitorio (i campi base si trovano a Borgo Tufico e Cancelli); ingressi prestabiliti di operai nelle mense; sanificazione giornaliera degli uffici e dei locali ricreativi.
Con questo blocco di un mese quasi sicuramente il cronoprogramma dovrà essere aggiornato. Prevedeva, prima dell’arrivo del coronavirus, l’apertura di un nuovo tratto a due corsie per ogni senso di marcia tra la galleria Sassi Rossi di Genga e Borgo Tufico entro il mese di luglio. Con l’estate, infatti, dovevano essere consegnati 3,5 chilometri in più da percorrere a doppia corsia, senza limite a 40 chilometri orari. Entro l’anno, invece, il completamento della tratta lunga 13 chilometri tra Albacina e Serra San Quirico. Resterà fuori il breve tratto di Valtreara, dove c’è ancora un’area sotto sequestro causa ritrovamento, due anni fa, di sei fusti di cromo esavalente. Sempre questa estate, oltre le quattro corsie tra Genga e Borgo Tufico, doveva essere inaugurato anche il primo tratto della Pedemontana tra Fabriano e Matelica. Come cambierà il cronoprogramma è presto per dirlo, ma il mese di stop nei cantieri potrebbe determinare uno slittamento della fine dei lavori del maxi lotto numero 2 entro i primi mesi del 2021.