IL ‘300 DI ALLEGRETTO NUZI: IL POLITTICO ‘MADONNA E SANTI’

In un momento così particolare possiamo viaggiare con la mente e la lettura attraverso i capolavori anche della nostra città, Fabriano. Oggi parliamo del Polittico Madonna e Santi dell’Allegretto Nuzi.

Allegretto Nuzi realizzò il bellissimo Polittico, esempio di gotico del ‘300 fabrianese, Madonna e Santi, ora conservato presso la Pinacoteca “B.Molajoli” di Fabriano. Una tempera su tavola di circa 118 x 200 cm, portato a termine per l’antica e potente Abbazia dell’Appennino. Al centro la Madonna col Bambino, poi da sinistra la Maddalena con una veste rossa che tiene l’unguento, a seguire San Giovanni con il testo evangelico, San Bartolomeo con lo strumento del suo martirio e San Venanzio recante un vessillo bianco e rosso. Nelle cuspidi compaiono Sant’Antonio Abate, il cui culto era molto diffuso nel territorio, la Vergine Addolorata con le braccia aperte al cielo, San Giovanni dolente e Santa Caterina d’Alessandra con la palma del martirio. Il Polittico è tornato nel suo splendore grazie a un recente restauro promosso dal Rotary di Fabriano.

Allegretto Nuzi, legato alle sue esperienze fiorentine, aveva maturato un linguaggio figurativo personale caratterizzato da un decorativismo accentuato, da eleganti figure immerse in bagliori d’oro, da vesti sontuose decorate e ricche di dettagli minuziosi, frutto appunto dell’influenza di una città commerciale come Firenze e da artisti come Bernardo Daddi, Maso e l’Orcagna e delle correnti artistiche senesi. Infatti in quest’opera vi fu probabilmente un avvicinamento ad Ambrogio Lorenzetti, figura di primo piano della rinomata scuola pittorica senese.

Il Polittico è da collocarsi nell’ultima fase artistica del Nuzi, visto che vi è ormai l’abbandono di ogni velleità plastica a favore di figure segnate da uno schematismo rigido e non armonioso, come i visi piuttosto appiattiti. L’importanza artistica di Allegretto non varcò, salvo rare eccezioni, il territorio, ma ebbe il merito di aver divulgato le forme toscane. Possiamo dire che la sua arte di qualità per il tempo, è esempio tipico del confluire di forme fiorentine e senesi nel linguaggio espressivo artistico della provincia marchigiana che aveva avuto nel Maestro di Campodonico una figura di rilievo. Allegretto Nuzi morì a Fabriano nel 1373 sicuramente dopo il 26 settembre, giorno in cui risulta redatto il suo testamento presso il notaio Diotisalvi di Bonaventura. Venne sepolto nella chiesa di S. Nicolò.

Francesco Fantini