COME STARE BENE A CASA DURANTE L’EMERGENZA, PARLA L’ESPERTO
di Samuele Antonini *
In questa situazione così delicata avere paura è normale e anche legittimo, basta non farsi sopraffare da essa. La paura di per sé non è un’emozione negativa, anzi ci permette di sopravvivere. Noi proviamo paura quando è presente un pericolo che la nostra mente può sottostimare o sovrastimare. Dobbiamo avere un punto di vista oggettivo del pericolo e quindi dobbiamo conoscerlo. Per conoscerlo è fondamentale una buona informazione che è possibile solo tenendo conto della veridicità della fonte. Essere informati infatti non vuol dire leggere un’infinità di articoli o di post sull’argomento, questo può creare solo confusione. A volte però la paura non ci permette di ragionare e ci spinge ad una ricerca ossessiva di post e di articoli che permettano di tranquillizzarci e normalizzino la situazione. Non sempre però riusciamo a trovarli e questo non fa che creare ulteriori paure. Oltretutto la ricerca ossessiva di informazioni che in rete non si esauriscono mai, non permette di staccare la spina e riporta costantemente il pensiero a ciò che temiamo.
La situazione Coronavirus spaventa chiunque, anche chi lotta costantemente contro di esso ed è inevitabile. E’ solo però rispettando le regole che ci sono state date che possiamo uscire da questo periodaccio. Non siamo proprio abituati a stare in casa così tanto tempo e questo ci porta a non saper cosa fare e ad annoiarci. Ci annoiamo perché fino a poche settimane fa andavamo veloci, facevamo una cosa dietro l’altra e spesso anche più cose contemporaneamente perché chi si ferma è perduto. Facevamo di tutto, tranne prenderci del tempo per noi stessi. Adesso che il tempo non ci manca perché ci è stato detto di stare dentro casa non sappiamo come colmarlo. Questo ci porta a stare ore ed ore sui media, sui social e su internet dove troviamo in questi giorni una marea di informazioni che poi prontamente spargiamo su gruppi whatsapp o su chat singole senza neanche controllare la fonte da cui provengono. Purtroppo a volte le notizie sono false o non sono complete e questo crea ancora più paura ed allarmismo. Un consiglio è quello di ricercare fonti attendibili ed ufficiali (come ad esempio il sito dell’Istituto Superiore della Sanità, il sito del Ministero della Salute, i siti di informazione).
I social sono uno strumento potentissimo, ma devono essere utilizzati in modo intelligente. In questi giorni li utilizziamo ancora di più per riempire le nostre giornate, controllandoli ogni due per tre. Al giorno d’oggi abbiamo una grande fortuna quella di poter stare lontani, ma allo stesso tempo vicini. Questo è esattamente ciò che ci viene chiesto dal nostro Presidente del Consiglio. Infatti abbiamo un’infinità di modi e di applicazioni per vederci, per fare una videochiamata e passare un po’ di tempo insieme. Possiamo organizzare delle videochiamate con i nostri amici, con i nostri parenti o con chi vogliamo e perché no, fare dei semplici giochi che permettono di sentirci un po’ meno soli. Possiamo scaricare dei giochi insieme ai nostri amici e giocarci a distanza. Certo non sarà come averli lì vicino, ma in questo momento è molto più importante pensare alla propria salute e a quella altrui ed accontentarci. Avendo tempo a disposizione possiamo riprendere in mano i libri che sanno regalarci emozioni e la possibilità di estraniarci un po’ da quella che è la realtà. Inoltre possiamo riprendere quelle attività che abbiamo messo da parte perché troppo impegnati a fare altro.
Abbiamo sicuramente molto tempo libero ed è secondo me fondamentale utilizzarlo per ritornare un po’ in contatto con noi stessi ed ascoltare i nostri bisogni e perché no anche le nostre fragilità e insicurezze. Non è mai tardi per farlo. Conoscere noi stessi è il primo passo per poter conoscere le persone che amiamo. Essere predisposti ad ascoltare sé stessi è il primo passo per poter ascoltare le persone che amiamo. In questi giorni se avete paura o provate ansia, non sentitevi strani, è normale, ma dovete avere il coraggio di riconoscere questa sensazione ed ammetterla. Non vergognatevi a parlarne con i vostri cari, in questo momento abbiamo uno strumento potentissimo che è il dialogo e dobbiamo servircene. In questi momenti sono stati attivati dai vari Comuni dei servizi di supporto psicologico, in più molti psicologi e psicoterapeuti si sono resi disponibili ad effettuare colloqui in videochiamata, quindi se ne avete bisogno non esitate a contattarli.
* Samuele Antonini risiede a Borghetto di Monte San Vito (An), è uno psicologo laureato all’Università de L’Aquila, indirizzo “Psicologia della devianza e sessuologia”. Attualmente sta effettuando il corso di specializzazione in “Psicoterapia cognitivo-comportamentale” ad Ancona. Lavora anche come educatore in una comunità per minori.