SETTE NUOVI CASI A FABRIANO, L’APPELLO DEI SINDACI: “STATE A CASA”

di Marco Antonini

Fabriano – Sette nuovi casi di positività nella città della carta. Di conseguenza centinaia di persone andranno in quarantena. Lo ha detto, poco fa, il primo cittadino in una diretta Facebook. A seguito di tampone, effettuato all’ospedale Profili, è arrivata la diagnosi: positività al Covid-19. Sette, quindi, i nuovi casi di oggi martedì 17 marzo. Si attende l’esito di altri tamponi che arriverà domani o dopo domani. Un nuovo caso di positività è stato accertato questa mattina a Sassoferrato. Salgono, quindi, a 11 i casi a Fabriano e 6 a Sassoferrato (5 viventi e uno deceduto). Zero nuovi casi a Cerreto d’Esi (il bilancio è fermo a due positivi). Zero a Genga e Serra San Quirico. Due i ricoverati, ad oggi, al Pronto Soccorso di Fabriano.

Qui Fabriano

“Serve responsabilità. State a casa. Nessuno ha più diritto degli altri ad uscire” dice il sindaco, Gabriele Santarelli. Eppure, a conti fatti, ci sono ancora troppe persone in giro, a tutte le ore della giornata. Le persone in quarantena aumentano con i nuovi casi di oggi. “Non è il momento di andare a fare interpretazioni particolari del contenuto del decreto. Abbiamo il compito – dice il sindaco – di controllare tramite la polizia locale che chi deve stare in quarantena rispetti la disposizione. Avere persone in giro che vanno a passeggiare rende tutto più difficile. La situazione è critica – spiega – perchè abbiamo difficoltà a reperire il numero dei tamponi necessari. Ieri ne sono stati fatti 11, ma ne servivano 23. Stare a casa è una indicazione per permettere di lavorare bene. L’ospedale Profili si sta strutturando per accogliere pazienti Covid-19 nel caso in cui gli altri già attrezzati siano al completo”. Emanata questa mattina l’ordinanza di chiusura della pista ciclabile che non si può applicare per i parchi che non sono recintati. “Se continiamo così, visto il bel tempo, ci ritroviamo le strade piene di gente. Aupico un senso maggiore di responsabilità. Chi ha problemi di salute può continuare ad uscire, con un certificato medico” conclude il sindaco.

Qui Sassoferrato

Si rende noto alla cittadinanza, con profonda commozione, che è avvenuto, nella serata di ieri, presso l’ospedale di Jesi, il decesso di un nostro concittadino risultato positivo, nei giorni scorsi, al Covid-19. L’Amministrazione comunale – dice il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci – tutta esprime il più profondo cordoglio nei confronti dei familiari e si stringe intorno a loro ed a tutta la comunità, in un momento così grave e difficile. Dagli aggiornamenti odierni, è emerso un nuovo caso di positività al Covid-19 sul territorio comunale, preso prontamente in carico dal Servizio Sanitario Nazionale che ha provveduto ad attivare le procedure del caso. I competenti organi di controllo, notiziati ufficialmente dalla Prefettura di Ancona in ordine ai nominativi dei soggetti in quarantena cautelativa – prosegue – stanno provvedendo a controlli capillari e sistematici di tali situazioni e, in generale, stanno monitorando la stretta osservanza, da parte della cittadinanza tutta, delle prescrizioni previste dalle norme vigenti in ordine al rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia, la cui mancata ottemperanza comporterà l’irrogazione di gravi sanzioni, anche di carattere penale. Rinnovo l’invito alla cittadinanza ad evitare ogni spostamento se non limitato e contingentato alle esigenze indifferibili previste dalla normativa vigente”. Così il sindaco, Maurizio Greci.

Il governatore Ceriscioli

Dai dati diffusi dal Gores sono 127 i tamponi risultati positivi ieri nelle Marche su 312 tamponi. Ad oggi, dall’inizio dell’emegrenza sono 1.354 le persone affette da Covid-19 su 3.494 tamponi fatti. “Questa notte sono arrivate dalla Protezione civile 300 mila mascherine e da oggi si provvederà alla distribuzione. Il presidente Luca Ceriscioli ha commentato: “Questa è la notizia che attendevamo. E’ veramente un passo importante perché ci aiuta a gestire meglio l’emergenza. Sono 150 mila FFP2 e 150 mila chirurgiche, strumenti essenziali per chi lavora in sanità, per continuare a offrire assistenza. Ora attendiamo altro materiale.” Così il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli.

Le aziende

“Venerdì 13 marzo è cominciata la procedura dei controlli nelle aziende della regione, per verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. I controlli vengono effettuati dai servizi di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Aree Vaste, con telefonate finalizzate a fornire una prima informazione e ad effettuare una prima valutazione, e con sopralluoghi, che hanno il doppio scopo di procedere con provvedimenti sanzionatori (fino alla chiusura) delle ditte che non applicano correttamente le misure di tutela dei lavoratori e di indirizzare le ditte verso l’applicazione dei corretti comportamenti. I controlli sono cominciati nella giornata di venerdì 13 marzo e fino a ieri, lunedì 16 marzo, sono state controllate 24 ditte in Area vasta 1 (20 telefonate e 4 sopralluoghi), 43 in Area Vasta 2 (tutte telefonicamente), 10 in Area Vasta 3 (con sopralluoghi), 10 in Area vasta 4 (con telefonate), 19 in Area vasta 5 (8 sopralluoghi e 11 telefonate). Al fine di facilitare sia le operazioni di ispezione, sia le imprese, che devono essere in regola, la Regione ha elaborato e diffuso nei giorni scorsi una check list contenente i criteri da rispettare, e su cui verteranno i controlli”. Così, in una nota, la Regione Marche.

Qui Jesi

E’ cominciato ieri mattina e terminerà domani, mercoledì 18 marzo, il montaggio dei mini-ospedali da campo a Torrette di Ancona e a Jesi. A Torrette la struttura si trova di fronte al pronto soccorso: sono 10 moduli, per un totale di 20 posti letto in biocontenimento, cioè destinati ai pazienti che sono in attesa di risposta al tampone, in condizioni di sicurezza sanitaria. Si tratta dunque di un filtro, che consente l’ingresso in ospedale solo dopo il referto definitivo. Anche all’ospedale di Jesi si sta procedendo al montaggio di una struttura per 6 posti letto, che saranno destinati al pronto soccorso dei pazienti Non Covid.