LE CRITICITA’ DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI FABRIANO

Fabriano – La stazione ferroviaria del domani? Dovrebbe essere diversa da quella che oggi si presenta, a Fabriano, ai pendolari che ogni giorno prendono il treno. Pino Falzetti gestisce l’agenzia “I viaggi del Gentile” presso la stazione cittadina, piazzale XX Settembre, ma ha un passato da capostazione e regolatore del traffico ferroviario. Conosce molto bene la stazione e i suoi servizi. “La struttura di Fabriano – dice – non è categorizzata da Ferrovie dello Stato come uno dei punti principali della linea ferroviaria e per questo rischia di finire nello stato di abbandono in cui versano altre 10.000 stazioni italiane”. La modernizzazione dei treni e delle linee, infatti, ha reso inutili molte stazioni. “Occorre, però, intervenire sulle infrastrutture affinché queste vadano di pari passo con i treni” sottolinea. Per fortuna ci sono nell’atrio diverse attività commerciali che hanno permesso di evitare l’abbandono della stazione. Le criticità non mancano. “Di notte – spiega Falzetti – la stazione dovrebbe essere chiusa come indicato da orario invece spesso l’atrio è abitato da senzatetto. La sera la stazione diviene un luogo triste quando invece dovrebbe essere la prima cosa bella per accogliere il viaggiatore quando arriva a Fabriano”. Bisogna sistemare, una volta per tutte, il parcheggio dei pendolari, sistemando l’asfalto e la segnaletica. Passando ai binari Falzetti, al settimanale L’Azione, sottolinea che “sono troppo bassi per gli attuali treni e la stazione è sprovvista di ascensori e scale mobili. Questo rende difficile raggiungere gli altri binari a persone anziane, con difficoltà, o semplicemente appesantite dai bagagli”. Manca una vera e propria assistenza ai viaggiatori da parte di Trenitalia. Ricordiamo che da Fabriano si parte per Umbria e Lazio da una parte e per la costa marchigiana dall’altra. Pochissimi anche gli Intercity che passano, uno verso Ravenna e gli altri sulla linea Ancona-Roma, assenti i Frecciarossa.

Marco Antonini