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CASE VIA URBANI, STOP AL METANO. L’IRA DEL SINDACO CONTRO L’ERAP

di Marco Antonini

Fabriano – Nelle case a canone concordato di via Urbani di Fabriano non tutti pagano il metano e la fornitura verrà staccata entro l’8 novembre. Quelli che versano regolarmente quanto dovuto – il riscaldamento, non si sa perché, è centralizzato – se la prendono con chi non paga. Tra questi ci potrebbero essere anche alcuni che ci marciano e che per protesta per altri disguidi (muffa e infiltrazione negli appartamenti) non mantengono i patti. Chiesto l’intervento del sindaco, Gabriele Santarelli e dell’Erap. Qui, oltretutto, da tempo viene segnalata l’anomalia di aver inserito nuclei familiari a canone zero con quelli a canone concordato. Il primo cittadino se la prende con l’Erap e non le manda a dire. “Con Erap – dichiara – avevamo raggiunto un accordo che prevedeva impegni precisi da parte del Comune ai quali dovevano coincidere impegni da parte dell’Ente gestore. Il Comune ha adempiuto agli impegni che si era assunto, compresa l’attivazione delle morosità incolpevoli per gli inquilini che potevano accedere a questa misura”. Dito puntato contro l’operato dell’Erap. “Purtroppo – dice Santarelli – non posso dire la stessa cosa per l’Erap che tra le altre cose si era impegnata a trovare un sistema per gestire i riscaldamenti in maniera diversa ed evitare che gli inquilini che sono in regola dovessero subire le conseguenze delle poche morosità. Ogni anno l’Erap utilizza la leva dei riscaldamenti come minaccia e questo non è tollerabile”. Non è escluso, quindi, che il sindaco contatti Erap entro l’8 novembre per trovare una soluzione. Secondo gli utenti sarebbe bastato, al momento della costruzione, evitare il riscaldamento centralizzato. Nel mirino dei residenti che pagano le bollette ci sono quelli che ci marciano “e tengono il riscaldamento acceso a temperature tropicali”. Una battaglia, questa, che è solo all’inizio. “L’anno scorso – riferiscono da via Urbani – un giudice ha ritenuto opportuno bloccare tutte le procedure di sfratto. I soliti “paganti” sono stati intrattenuti con la promessa di un abbassamento degli affitti, mai concretizzatosi, per mitigare le spese condominiali. E adesso dobbiamo pure fare i conti con l’inverno senza metano”.

La voce dei paganti – Lo sfogo dei residenti 

Solito scenario, Via Carlo Urbani, alloggi Erap. Questa volta però a scrivere sono gli inquilini che non hanno problematiche di igiene, di umidità, di muffe e quant’altro. Sono gli inquilini che hanno saputo apprezzare e valorizzare gli alloggi concessi loro in locazione, al contrario di altri condomini che li hanno messi notoriamente sulla bocca di tutti non certo per le lodi espresse. Chi scrive sono gli inquilini arrivati dopo un anno o due rispetto ai primi locatari, e che pur pagando le rispettive quote di competenza, si sono visti più volte privati di una utenza primaria come il gas condominiale, che alimenta l’impianto centralizzato dal quale attingono acqua calda e riscaldamento tutti gli alloggi. Tutto ciò a causa della moltitudine di inquilini morosi che non versando le quote spettanti arrecano danno a chi invece è in regola con i pagamenti. La storia del reiterarsi dei distacchi nel tempo, è ormai ben nota a tutti, grazie ai numerosi articoli pubblicati in precedenza, spesso firmati dal Comitato di Via C. Urbani, da cui gli scriventi si dissociano, sottolineando tra l’altro di non essere mai stati preventivamente messi a conoscenza di tali pubblicazioni, in cui per motivare i mancati pagamenti si elencavano problematiche varie, documentate anche da foto, relative tuttavia solo ad alcuni alloggi (spesso condotti anche malamente), non alla maggioranza, e si giustificavano tali morosità con gli alti costi delle spese condominiali a fronte dei suddetti disagi.

Pertanto i condomini non morosi, “vittime” di questa situazione, sono ormai stanchi soprattutto dello stato di impunità di cui godono i morosi. Alcune ingiunzioni di sfratto si sono susseguite nel tempo, tuttavia nessun affittuario moroso è stato di fatto costretto a liberare l’alloggio. Addirittura, per motivi a noi ignoti, addittura nell’autunno 2018 un giudice ha ritenuto opportuno bloccare tutte le procedure di sfratto in corso. Intanto i soliti “paganti” venivano intrattenuti con l’ illusoria promessa di un fantomatico abbassamento degli affitti, mai concretizzatosi a tutt’oggi, tale da mitigare le spese condominiali. Nel contempo diversi affittuari morosi, trasferitisi altrove per motivi personali e/o per aver ottenuto l’assegnazione di un alloggio dell’edilizia “popolare” lasciavano gli alloggi di Via Carlo Urbani, senza sanare le rispettive situazioni debitorie lasciando ulteriori “buchi” nelle casse dell’ autogestione. In vista di un imminente ennesimo distacco della fornitura di metano, già preannunciata per l’8 novembre, a tutela dei condomini non morosi, si chiede all’ Ente Erap e al Sindaco di Fabriano di intervenire onde evitare tale distacco.