SALVARE IL PONTE DI SAN LORENZO A RISCHIO CROLLO

di Marco Antonini

Fabriano – Il ponte di San Lorenzo, uno dei simboli della città, è a rischio crollo. L’appello per salvarlo di “Fabriano Storica”. A lanciare l’allarme è l’architetto Giampaolo Ballelli: “Dobbiamo salvare l’arco in laterizio del XIV secolo e l’antica strada di collegamento sul fiume Giano”. Da tempo l’associazione si occupa di accendere i riflettori sul patrimonio storico della città della carta. “Fabriano per il visitatore – aggiunge Ballelli – è una città molto bella, piena di tesori da scoprire. Nel corso degli ultimi 150 anni i fabrianesi hanno perduto un patrimonio artistico impressionante e tanto ancora rischiano vada perduto. Non per cattiveria, quanto per una sana ignoranza. Come nel caso del ponte di San Lorenzo che è oramai vicino al collasso”. Per questo Fabriano Storica chiede alle autorità competenti di fare il possibile per salvare il ponte che si trova a pochi metri da quello chiamato “della Canizza” che prese il suo posto nell’ultimo secolo. Si tratta della strada che dalla porta del Piano scende verso il Borgo attraversando il fiume Giano. Dopo la zona degli Orti, verso le ex Cartiere Miliani, da tempo si è formata una imponente e fitta vegetazione ripariale che lo nasconde alla vista. Sull’argomento interviene anche l’Amministrazione comunale.

“Dal punto di vista strutturale non ci sono problemi di crollo immediato – precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci. – Ci sarebbe da restaurarlo con tecniche adeguate per una spesa che supererebbe i 100mila euro. Il Comune non ha fondi a disposizione. Mi rivolgo alle aziende o a qualche mecenate che, magari, potrebbe aiutarci attraverso l’Art bonus. Come Giunta – conclude – abbiamo studiato un progetto per rendere il ponte di San Lorenzo di nuovo pedonabile, un semplice camminamento per ricollegarsi al cantiere del Giano: dalle Cartiere fino al Ponte dell’Aera, ma servono dei fondi”.

In pessime condizioni, con rischio crollo delle pareti visto che il tetto è già in parte venuto giù, anche la Chiesetta del Crocifisso, con un affresco sull’abside, realizzato da Giovanni Loreti nel XVIII secolo. Necessitano di intervento urgente anche la storica fontana di San Domenico, a due passi dal Museo della Carta e gli affreschi di De Magistris, XVI secolo, nella chiesa monumentale di San Benedetto, in via Mamiani.