SS 76, L’ODISSEA TRA LE GALLERIE E LE INVERSIONI A U
Fabriano – Percorrere la SS 76, tra Cancelli e Serra San Quirico è un’esperienza da fare: sai quando parti, ma non quando arrivi e cosa ti capita di vedere lungo il tragitto. Poco più di 20 chilometri tra gallerie, deviazioni obbligatorie, limite di velocità a 40 km/h e spesso incidenti. L’ultimo è capitato domenica sera 2 giugno, poco prima di mezzanotte, all’interno della galleria di Genga. Coinvolte due automobili e un furgone. Sul posto gli agenti della polizia stradale di Fabriano che hanno effettuato i rilievi e gestito il traffico che è andato in tilt. Prima l’unica via di comunicazione che collega Marche e Umbria attraversando la città della carta è stata momentaneamente chiusa, poi riaperta con il senso unico alternato e le forze dell’ordine costrette a far passare le auto e i numerosi tir nell’altra corsia. Fortunatamente nell’incidente di domenica sera ad avere la peggio sono state le carrozzerie dei tre mezzi coinvolti: tanti, infatti, i danni. Illesi, invece, gli uomini che si trovavano alla guida sia dell’auto che del furgone. Chi percorre questa tratta in continuo è stanco di dover perdere tempo in continuazione e di dover prestare più attenzione anche all’inciviltà di tanti automobilisti che non rispettano il limite a 40 km/h, ma poi inchiodano quando vedono un autovelox con rischio incidente dietro l’angolo.
A conti fatti per attraversare il Fabrianese, serve più di mezz’ora. Un problema, quello della 76 che si presenta nella sua gravità ad ogni incidente stradale che blocca la circolazione. Basti pensare alle complicazioni – anche psicologiche – per quelle gestanti che sarebbero dovute andate a Jesi proprio domenica sera vista la chiusura del punto nascita da febbraio e del reparto di Pediatria trasformato in attività ambulatoriale per carenza di personale. In un entroterra con circa 8mila bambini emergenza potrebbero verificarsi sicuramente e pensare che la SS 76 peggiora la situazione non tranquillizza affatto! Oltre alla carreggiata pericolosa c’è da segnalare anche un fenomeno diffuso che si registra allo svincolo di Cancelli, quello dell’inversione a U per risparmiare tempo e benzina. Da anni, infatti, è chiusa la rampa di uscita per tutti coloro che provengono dall’Umbria. Per andare a Sassoferrato e quindi a Pergola e Marotta, o nella zona industriale di Marischio, infatti, bisogna superare Cancelli, arrivare allo svincolo Fabriano Est e tornare indietro fino all’uscita aperta solo per quelli che arrivano dalla città della carta. Risultato? Almeno 6 chilometri in più. Una soluzione, da non imitare, l’hanno ideata molti automobilisti che, una volta superata la galleria di Campodiegoli, prima del rettilineo, mettono la freccia a destra, si fermano sulla piazzola e fanno inversione a U nonostante i divieti e quei piccoli separatori di carreggiata posti in mezzo alla strada.
Marco Antonini