DIOCESI SALVA, IL GRAZIE A MONSIGNOR RUSSO

Di Marco Antonini

La città di Fabriano tira un sospiro di sollievo. Dopo mesi di preoccupazione per la possibile soppressione della diocesi di Fabriano-Matelica con il trasferimento, in pianta stabile, di monsignor Stefano Russo a Roma come Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, sabato è arrivata la conferma ufficiale da parte del Vaticano, che arriverà un nuovo vescovo. Don Stefano, infatti, è stato nominato Amministratore apostolico fin quando il Papa – che ha accettato le dimissioni presentate da Russo visti i suoi numerosi impegni alla Cei – non nominerà un nuovo pastore. Non è chiaro sapere quanto bisognerà aspettare per la nomina di un presule per la diocesi marchigiana, ma almeno diversi mesi. In caso di ordinazione episcopale – ad essere nominato potrebbe essere un sacerdote o, meno probabile, un vescovo che verrà trasferito da una sede ad un’altra – serviranno altri 2-3 mesi di tempo prima della presa di possesso del nuovo vescovo di Fabriano-Matelica. Saranno, quindi, mesi di attesa. La notizia della nomina di Russo ad Amministratore apostolico, però, tranquillizza tutti perchè è la conferma che non avverrà nessuna soppressione e accorpamento con Camerino-San Severino o Jesi. Una perdita, quello dello status di Diocesi, che ha spaventato molti fedeli visto il momento drammatico che già sta vivendo l’entroterra devastato da crisi e sisma, che non può perdere pure la figura chiave del vescovo residenziale con la cattedra a San Venanzio. Monsignor Russo, nato ad Ascoli Piceno nel 1961, laureato in Architettura e in Filosofia e Teologia, è stato ordinato prete nel 1991 e vescovo il 28 maggio 2016. Il 18 giugno dello stesso anno ha fatto il solenne ingresso nella diocesi di Fabriano-Matelica alla presenza del Cardinale Menichelli. Si è impegnato nella ricostruzione delle chiese danneggiate dal terremoto, più di 50, e facendo il possibile per metterle in sicurezza tutte.