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ARRESTATA A FABRIANO PER L’INCHIESTA SULLE OPERE DI DE DOMINICIS CONTRAFFATTE

Fabriano – Operazione dei carabinieri di Roma a Fabriano nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Gino De Dominicis. Gli investigatori non escludono che il laboratorio per la contraffazione delle opere d’arte possa aver luogo in città. Tra gli indagati anche Vittorio Sgarbi. Marta Massaioli, vicepresidente della Fondazione Gino De Dominicis, è stata arrestata e posta ai domiciliari nell’abitazione in cui vive da anni, Villa Rotondo a Civita, di Fabriano. Individuato anche un locale per produrre quadri, il possibile laboratorio. Sequestrati quattro quadri e documentazione utile per il proseguo dell’attività investigativa relativi all’archivio della Fondazione.

Operazione della Procura della Repubblica di Roma e dei carabinieri del Reparto operativo Tutela Patrimonio Culturale della Capitale (sezione Falsificazione e arte contemporanea) che hanno sequestrato oltre 250 opere contraffatte, per un controvalore di oltre 30 milioni di euro, oltre a vario materiale usato per la falsificazione. 23 gli indagati, tra questi il noto critico d’arte, Sgarbi. Opere d’arte false dichiarate autentiche.

Su questo stanno investigando i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che hanno indagato 23 persone, tra cui Vittorio Sgarbi in quanto presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma. Nel dettaglio sono stati eseguiti 4 provvedimenti applicativi di misure cautelari di cui 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 2 divieti temporanei di esercizio dall’attività professionale a carico di 4 persone, indagati per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e commercializzazione di opere d’arte contraffatte.

Le misure cautelari giungono al termine di una complessa attività investigativa che ha visto i Carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale – sezione Falsificazione ed Arte Contemporanea – operare su tutto il territorio nazionale. Associazione per delinquere, contraffazione di opere d’arte e ricettazione, i reati contestati, a vario titolo, ai 23 indagati, che, secondo le indagini, erano riusciti a immettere, nei canali leciti del mercato dell’arte contemporanea, numerose opere d’arte contraffatte, corredandole di fraudolente certificazioni di autenticità.

Dagli investigatori, la Massaioli è considerata un personaggio di spicco nella vicenda “poiché, essendo stata in passato assistente personale dell’artista, verosimilmente sfruttava nella contraffazione delle opere le sue approfondite conoscenze circa le tecniche pittoriche e l’iconografia concettuale del maestro deceduto nel 1998”, si legge nell’ordinanza. I presunti autori del reato sono, con posizioni diverse, coinvolti in maniera attiva in associazione a delinquere e nella falsificazione, autenticazione e commercializzazione di opere d’arte falsamente attribuite a De Dominicis. I militari romani sono arrivati a Fabriano nella giornata di giovedì 29 novembre per notificare la misura degli arresti domiciliari a Marta Massaioli. La donna, nel 2017, alle elezioni comunali si era presentata nella lista Rinascimento.