UN TAVOLO NAZIONALE PER FAR RIPARTIRE I CANTIERI

di Marco Antonini

Fabriano – Un Tavolo nazionale, a Roma, per affrontare la questione SS 76, dopo l’ultimo ok alle varianti da parte del Cipe e l’avvio dell’iter, da parte di Astaldi, del concordato in continuità aziendale. Nel frattempo i cantieri sono sempre fermi sia a Borgo Tufico che a Cancelli. Di tutto questo si è parlato, nei giorni scorsi, nel corso di un incontro presso la sede del ministero delle infrastrutture e trasporti, tra il ministro Danilo Toninelli, il vicepresidente della Regione Marche con delega a lavori pubblici e viabilità, Anna Casini, e l’assessore regionale dell’Umbria ai lavori pubblici e viabilità, Giuseppe Chianella. Al vertice erano presenti anche i direttori generali dei lavori pubblici e delle infrastrutture delle Regioni Umbria e Marche, Alfiero Moretti e Nardo Goffi.

“Con le organizzazioni di categoria e la società Quadrilatero – ha affermato l’assessore umbro Chianella – abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il ministro al quale abbiamo spiegato l’importanza e la complessità della vicenda SS 76 che le due Regioni stanno monitorando costantemente, soprattutto per individuare un percorso che garantisca il soddisfacimento dei crediti vantati da tutte le imprese impegnate nella realizzazione della strada, per assicurare la continuità delle opere che sono fondamentali per il territorio e per la salvaguardia delle imprese e dei lavoratori”. Gli assessori Casini e Chianella hanno chiesto a Toninelli di convocare presto un Tavolo nazionale con tutti i soggetti interessati quindi anche organizzazioni di categoria ed imprese, Quadrilatero, Anas e lo stesso Ministero. “Il ministro – hanno detto i due assessori – ci ha confermato che conosceva la situazione e già da tempo si era attivato per individuare possibili soluzioni, interessando a questo proposito anche il Ministero dello sviluppo economico. L’incontro, positivo, si è concluso con l’impegno del Ministro a convocare un Tavolo nazionale, così come da noi richiesto”.

L’obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione e tutelare le piccole e medie imprese in difficoltà per il mancato pagamento dei lavori effettuati nell’ultimo anno. Adesso c’è solo da attendere la presentazione, da parte di Astaldi, del piano di salvataggio che dovrà essere illustrato ai commissari nominati dal Tribunale di Roma, entro i prossimi due mesi. Il problema è la mancanza di liquidità dell’appaltatore. Tempi lunghi per la ripresa dei lavori nei cantieri. Negli ultimi giorni il titolo Astaldi è volato in Borsa a seguito di alcune indiscrezioni su un prestito ponte di 150 milioni di euro che la società avrebbe richiesto. Il sindaco di Fabriano monitora la situazione. “Astaldi – dichiara Gabriele Santarelli – è un gruppo che subendo le altalene del mercato finanziario ha la possibilità di risollevarsi agendo proprio sulla leva finanziaria. Il buon andamento della multinazionale in Borsa è la notizia che potrebbe consentire di ripartire con maggiori garanzie per le imprese che vantano crediti nei suoi confronti”. Sempre a Roma, intanto, si è mossa anche la Lega che, con i parlamentari marchigiani, ha incontrato i vertici di Confartigianato Imprese. “In questa Regione l’artigianato è da sempre un settore trainante dell’economia – dichiara il senatore Paolo Arrigoni. – Conosciamo bene i problemi dovuti alla carenza di infrastrutture a cominciare dallo stallo del Quadrilatero. Porteremo delle soluzioni al tavolo del Governo, condivise con il mondo imprenditoriale, per sbloccare la situazione ed evitare la crisi di tante piccole imprese per colpa di questi cantieri infiniti”.