LE AUTO SFRECCIANO IN CITTA’, ARRIVANO LE COLONNINE PER CONTROLLO E DISSUASIONE

di Marco Antonini

Un progetto contro la velocità eccessiva che mezzi che transitano in città. Un tentativo di cambiare la mentalità di chi guida, con un occhio alla strada e al cellulare, senza pensare ai danni che potrebbe provocare, a quella velocità, ai soggetti deboli della strada. Il comune di Fabriano studia il traffico e aderisce alla campagna Attenta-Mente. Questa mattina, negli uffici comunali, la conferenza stampa alla presenza dell’assessore Arcioni, del dirigente della polizia locale, Strippoli.

Dati choc nelle quattro strade della città che sono state monitorate giorno e notte: registrate infrazioni con mezzi a folle velocità, fino a 100 Km/h quando il limite è 50. In arrivo le colonnine per il controllo periodico e la dissuasione costante. Visti i dati preoccupanti viene sperimentata per tre mesi anche a Fabriano la campagna nazionale contro la distrazione e i comportamenti errati sulle strade urbane promossa dall’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale e Noi Sicuri Project con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità e della sicurezza. Previsti un ciclo di attività: incontri serali, attività educative rivolte agli studenti delle scuole superiori e lo studio dei comportamenti errati sulle strade. È proprio su quest’ultimo punto che si è concentrata l’attività dell’Amministrazione comunale che ha disposto la rilevazione del traffico in quattro strade: viale Zonghi, non lontano dal centro, viale Serafini e via IV Novembre, quartiere Borgo e via XIII luglio quartiere Piano. “La rilevazione non lascia spazio a dubbi – dice l’assessore alla mobilità, Joselito Arcioni. – Le strade sono a troppo pericolose per gli utenti deboli come pedoni e ciclisti. E’ un problema culturale da affrontare subito. La velocità è la causa primaria da correggere: il 75% degli incidenti avviene in ambito urbano”. Per questo debutta il “controllo percettivo” per arginare la velocità eccessiva: vengono installati, da lunedì prossimo, dei box altamente visibili sia di giorno che di notte, nelle quattro vie prese in considerazione, che avranno il compito di contenere in modalità random l’apparecchiatura che rileva la velocità e, quindi, l’infrazione da multare. “In questo modo – precisa Arcioni – si ottiene la percezione del controllo 24 ore su 24 contemporaneamente su numerosi tratti, coprendo a rotazione tutti i punti più critici del territorio e impedendo gli eccessi anche quando il controllo non è realmente attivo”. (PROSEGUE DOPO LA FOTO)

La rilevazione 

Lungo viale Zonghi sono stati contati 56.621 passaggi di mezzi in quattro giorni. Di questi solo il 4% ha superato il limite di 50 km/h. La percentuale è più che triplicata nelle ore notturne. Qui si viaggia a una media di 77 km/h. Numeri in aumento nelle altre strade prese in considerazione. All’altezza del civico 69 di viale Serafini in quattro giorni sono stati contati 50.784 mezzi. Ben 8.797 le infrazioni, il 17,3%. La percentuale raddoppia di notte. La velocità media è di 88,9 km/h. All’ora di pranzo una macchina transitava a ben 102 km/h. In via IV Novembre, zona Borgo, i passaggi totali sono stati 40.372; le infrazioni 7.221 pari al 17,9%. A sfrecciare, nelle ore notturne, è stato il 41,8% delle auto in circolazione. La velocità media è pari a 86,3 km/h. In via XIII Luglio, la strada che conduce poi allo svincolo Fabriano Ovest, su 21.580 passaggi in quattro giorni ben il 46,8%, quindi quasi uno su due, transitava a forte velocità. Di notte su 1.804 auto in movimento, addirittura 1.081, il 60%, correvano troppo. La velocità media è stata calcolata a 98,8 km/h.

Strade pericolose, pedoni distratti – di Marco Antonini – Dal nostro archivio 

Via Dante, via Nenni, viale Zonghi, via Martiri della Libertà, via IV novembre, via La Spina, via Miliani. Sono alcune delle vie più pericolose di Fabriano dove, più frequentemente, avvengono incidenti, investimenti pedonali e le auto vengono parcheggiate in modo da mandare il traffico in tilt. Per questo motivo i residenti sollecitano più controlli da parte delle forze dell’ordine e tolleranza zero contro coloro che non rispettano il Codice della strada. Nel mirino dei fabrianesi non solo l’eccessiva velocità, ma anche la sosta selvaggia e il rispetto del pedone che a volte deve aver paura di attraversare tra una macchina e un’altra. Non c’è un quartiere esente dagli automobilisti indisciplinati. In via La Spina e in via Miliani, ad esempio, le macchine vengono lasciate ai bordi delle strade nonostante i divieti e la circolazione risulta rallentata in prossimità dell’incrocio dell’Hotel 2000 e sulla via che da Corso Cavour conduce in piazza del Comune, per colpa di chi riduce la carreggiata parcheggiando l’auto anche se non ci sono le righe. E’ facile vedere in queste due vie anche furgoni che fanno carico e scarico e bloccano la visuale. Molte volte la polizia locale è intervenuta elevando contravvenzioni.

Poco lontano c’è la trafficata viale Zonghi, teatro di investimenti pedonali all’altezza delle strisce che conducono a piazzale Matteotti. Auto che sfrecciano sono all’ordine del giorno anche in periferia. A Santa Maria, ad esempio, arrivano tutti i mezzi provenienti dalla SS76. “I limiti di velocità – confidano alcuni residenti – non vengono mai rispettati e il pedone corre sempre rischi”. In via Nenni, invece, gli abitanti chiedono, da anni, l’installazione dei dossi artificiali e più rigidità nei controlli perchè “in questa via c’è il divieto di accesso per i camion che nessuno rispetta”, senza considerare poi chi preme troppo sull’acceleratore e, in curva, complice la pioggia, va a finire sul cancello di un’abitazione. Solo qui è successo diverse volte in pochi mesi. Nel quartiere Borgo, invece, segnalati automobilisti indisciplinati in via Martiri della libertà: alle 8, quando i bambini entrano a scuola, le auto vengono parcheggiate, anche per 20 minuti, lungo la strada. Peccato che a pochi metri c’è un parcheggio anche grande. Con il senso unico in via IV Novembre, invece, resistono quelli che continuano a parcheggiare lungo la strada, eppure quei pochi spazi con striscia bianca sulla sinistra sono stati tolti quasi un anno fa.

Conosciamo l’associazione

L’ASAPS, acronimo di Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, nasce, nel 1991 per iniziativa di un gruppo di appartenenti alla Specialità di Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza. Oggi il sodalizio, divenuto in Italia il simbolo stesso dell’impegno a favore della Sicurezza Stradale, conta oltre 25mila soci, tra tutte le forze di polizia e tra la gente comune. Diciannove anni fa, un gruppo di Giacche Blu della Specialità, stanche di sentire discorsi approssimativi o interessati per l’assoluta mancanza di conoscenza dei temi costitutivi la sicurezza sulle nostre strade, divenne uno stimolo formidabile. I professionisti del settore, riuscirono per la prima volta – in Italia – a parlare fuori dal coro, a dire le cose giuste al momento giusto, iniziando così un cammino di studio e di crescita culturale che in altri stati era già lanciato da tempo. L’ASAPS è oggi presente in tutti gli uffici ed i comandi della Polizia Stradale ed in molti della Polizia Locale, con una struttura di oltre 600 tra referenti provinciali e responsabili periferici, con un trend di crescita, anche fra i comuni cittadini, ormai stabilizzato tra i 2 ed i 3mila soci all’anno. La forza di questa struttura è stata la propria capacità di divenire una vera e propria agenzia, paragonabile – per temi trattati e scientificità dell’approccio alle problematiche – agli uffici ministeriali sorti nel corso degli anni in gran parte dell’Europa e del mondo cosiddetto occidentale. Oggi, i suoi osservatori costituiscono una fonte preziosa di dati e considerazioni, sintesi dell’applicazione tra conoscenza pratica del “pianeta strada” e le profonde implicazioni sociologiche che stanno alla base stessa della società moderna, prima tra tutte la necessità di muoversi, per motivi economici o ludici. Insieme a Sicurstrada, l’ASAPS ha realizzato in questi anni moltissimi testi destinati alla diffusione della conoscenza, come “Limiti di velocità? Ecco quelli reali”, “L’alcol e la droga alla guida”, “Non bere più del tuo motore” e “Gli utenti deboli della strada”, il Punto sulla patente a punti, affrontando gli argomenti ad un linguaggio diverso, fatto per essere compreso da tutti. Ultimamente l’associazione ha stampato in diverse decine di miglia di copie un opuscolo sulle regole per la sicurezza dei bambini trasportati in auto e l’Annuario della sicurezza stradale 2010.