IL DOCUMENTO SANITA’ NON SI VOTA: BOTTA E RISPOSTA GIOMBI-TOBALDI

Fabriano – Ancora polemiche politiche intorno all’ospedale Profili. Solo alcune ore fa abbiamo pubblicato l’ultimo allarmehttps://www.radiogold.tv/?p=35692 circa la situazione del personale in due reparti: Diabetologia e Psichiatria senza ritornare sulle emergenze che, quasi quotidianamente scriviamo. Solo un esempio: https://www.radiogold.tv/?p=35555. Ora la questione si sposta a Palazzo del Podestà. L’opposizione voleva approvare oggi, 6 settembre, il documento condiviso in difesa del Profili, ma a sorpresa la questione non è all’ordine del giorno.

Andrea Giombi, Fabriano Progressista, all’attacco: “Nel Consiglio Comunale di oggi, la Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppina Tobaldi non ha inserito all’ordine del giorno la votazione del documento in difesa della Sanità montana, volto a ridisegnare le aree vaste e creare l’area vasta montana. Nella commissione sanità del 27 agosto, invece, all’unanimità si era deciso che era doveroso che il nostro Comune approvasse un documento del genere, che costituisse la base per eventuali emendamenti di altri Comuni montani da dover coinvolgere in questo ambizioso e lungimirante atto politico. Le motivazioni del 5 stelle all’omissione ed al rinvio della votazione del documento – dichiara il consigliere – sono state diverse; non le condivido nessuna assolutamente. In Commissione Sanità si era deciso di votare e approvare tale documento per iniziare ad affrontare l’annoso tema sanitario, e pertanto questo atto di rinvio del Movimento cinque stelle lo trovo semplicemente inqualificabile. Tale documento in favore della sanità montana era stato presentato dalle opposizioni il 9 agosto in Consiglio Comunale, e già lì avevamo accettato una richiesta di rinvio nella votazione, proprio per approfondire il tema in Commissione, come poi è stato fatto il 27 agosto scorso. Pertanto – conclude Giombi – un ulteriore rinvio è intollerabile. Durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi 6 settembre con i colleghi dell’opposizione cercheremo di far approvare comunque questo fondamentale documento per il futuro di tutto il fabrianese”.

Poco fa abbiamo raggiunto la presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi. “La mozione sanità sarà sicuramente discussa. Al consigliere Giombi risponderò in consiglio oggi pomeriggio. Non c’è nessuna intenzione di boicottare un bel niente – dichiara – ma di lavorare perché il documento sia il più possibile efficace per raggiungere l’obiettivo. Senza posizioni di appartenenza politica essendo la salute un bene comune”. Claudia Palazzi, consigliere del Movimento 5 Stelle, spiega su Facebook: “Se il presidente della commissione Andrea Giombi ieri pomeriggio si fosse fermato ad ascoltare invece di scappare via stizzito, saprebbe che la mozione verrà presentata con la richiesta di un emendamento che ha trovato d’accordo i rappresentanti della minoranza rimasti a dialogare con noi. Questa è la democrazia: confrontarsi e raggiungere un obiettivo il più condivisibile possibile, non alzarsi e andare via se non si è d’accordo. Segno anche di profonda immaturità”.

Il documento

Un’Area vasta montana, in sinergia con l’ospedale di Branca, in Umbria, con capofila l’ospedale Fabriano e il potenziamento della chirurgia robotica per evitare chiusure e declassamenti. La mozione in difesa del Profili è chiara e ribadisce un dato di fatto importante fondamentale: il Comune di Fabriano è territorialmente il più esteso della regione Marche con caratteristiche orografiche che portano ad avere frazioni fino a 1.000 metri di altitudine e ad oltre 30km di distanza dalla città. Le infrastrutture, S S 76 in primis, determinano tempi di raggiungimento delle altre strutture ospedaliere molto dilatati e che peggiorano causa maltempo e lavori in corso. Per questo il consiglio comunale chiede “di rivalutare nell’ambito della conferenza Stato-Regione una nuova definizione dei criteri per il riconoscimento delle aree disagiate, superando l’esclusivo parametro logistico-infrastrutturale, per introdurre elementi di valutazione rispetto al contesto economico-sociale, o alla persistenza nel tempo di emergenze come le crisi sismiche. L’auspicio è quello di riuscire a rivedere le “Linee guida per la revisione delle reti cliniche – Le reti tempo dipendenti”, siglate dalla Conferenza Stato-Regioni il 24 gennaio 2018, prestando attenzione alle emergenze orografiche – infrastrutturali montane, alle aree di crisi socio-economica e ai crateri sismici. Si chiede di istituire, in queste aree, anche dei progetti pilota monitorati dalla Rete Clinico assistenziale per la Neonatologia e i punti nascita”. L’obiettivo è quello di creare un’Area vasta montana, oppure di un’azienda sanitaria interregionale montana, con la Regione Umbria, e di valutare, considerato il nuovo blocco operatorio da poco attivo, e le specialità dei medici già presenti, il potenziamento della chirurgia robotica con robot di ultima generazione, anche coinvolgendo Fondazione e/o Associazioni no-profit.

Marco Antonini