CARENZA PERSONALE, SOS DIABETOLOGIA E PSICHIATRIA

A rischiare non ci sono solamente i reparti di Ostetricia e Pediatria. La mancanza di personale all’ospedale Profili di Fabriano è un problema cronico che, nel tempo, ha riguardato anche Cardiologia e il Laboratorio analisi. Ora le nuove emergenze si chiamano Diabetologia e Neuropsichiatria. E’ il sindaco della città, Gabriele Santarelli, a segnalare l’ennesimo disservizio che riguarda i servizi territoriali di Area Vasta 2 nell’entroterra già martoriato. Il primo cittadino ha inviato una missiva al Direttore di Area vasta 2, Maurizio Bevilacqua per “sollecitare risposte urgenti e concrete”. Anche di questo si parlerà oggi, 6 settembre, alle 18 nel corso dei lavori del Consigli comunale che torna a riunirsi a Palazzo del Podestà. In primo piano la Diabetologia. “L’unico medico in servizio – scrive Santarelli – è presente un solo giorno a settimana ed è supportato da un dottore che però opera solo i controlli e non le prime visite. Il servizio coinvolge circa 3.000 assistiti e riesce ad eseguire solo 6 prime visite a settimana con conseguente calendario pieno per tutto il 2018 e completa assenza di agenda per il 2019. In conseguenza di questo molti utenti – denuncia il sindaco – si rivolgono all’ospedale di Branca con tutte le conseguenze economiche che conosciamo”.

Un problema, quello della mobilità verso il vicino ospedale umbro dove le liste di attesa sono molto più corte, che va avanti da tempo. Anche per questo motivo è stata sollecitata la creazione di un’Area vasta montana con Fabriano capofila e con il coinvolgimento di Branca per sistemare, una volta per tutte, la sanità delle aree disagiate interne. Il sindaco evidenzia come “nell’ultimo anno la Diabetologia ha perso 3 professionalità: uno trasferito a Jesi, una all’Inrca di Ancona e uno andato in pensione un mese fa. Quello che sorprende è che non sia stata improntata alcuna programmazione per compensare le cessazioni largamente previste e per ricoprire il posto della mobilità autorizzata a poche settimane dal pensionamento del primario arrivando ad avere, in un solo anno, da tre a zero professionisti”. Il primo cittadino evidenzia come “la mancanza del professionista priva il servizio dei piani terapeutici, dei materiali per il monitoraggio e di altri sevizi come la possibilità di ottenere la patente di guida per la quale è necessario l’accertamento. Sono stato informato – scrive rivolgendosi al direttore Bevilacqua – che nell’Area Vasta 4 è presente una graduatoria per tempo determinato, valida fino a ottobre, dalla quale si potrebbe attingere personale”. La seconda questione riguarda la mancanza del neuropsichiatra e quindi l’impossibilità, al momento, di poter redigere programmi di assistenza per il nuovo anno scolastico per i ragazzini che ne hanno bisogno. “Ritengo anche questo problema piuttosto grave – conclude Santarelli – e chiedo quali soluzioni si stanno affrontando. In questo caso si tratta di dare certezze e serenità a famiglie già duramente provate”.

I sindacati

Letto il documento presentatoci dal Sindaco nella riunione del 31.08.18, avente per oggetto: azioni per la difesa del diritto alla salute nella zona montana e per l’ospedale di Fabriano, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, “condividendone lo spirito, ritengono necessario rafforzare lo stesso documento, con il coinvolgimento di tutti i comuni dell’ambito e di quelli con cui si intende definire la proposta. Ritengono ancora importante l’intesa di tutte le istituzioni territoriali, regionali e nazionali per il mantenimento del punto nascita della struttura ospedaliera di Fabriano e di tutti gli altri reparti necessari per garantire servizi sanitari dignitosi, rispondenti al fabbisogno dei cittadini dell’intera area montana. Gli stessi rappresentanti si riservano di fornire proprie indicazioni in occasione del consiglio comunale aperto previsto per il 27 settembre”.

Marco Antonini