CERISCIOLI SCRIVE AL MINISTRO, “SALVARE IL PUNTO NASCITA”

Il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, scrive al ministro della Salute, Giulia Grillo, per tenere aperto il punto nascita dell’ospedale Profili di Fabriano. “Quel reparto – riferisce il presidente – va salvato a tutti i costi. Chiedo al Ministro di intervenire nonostante i parti siano inferiori alle 500 unità”. L’obiettivo è quello di ottenere una deroga da Roma proprio per salvaguardare la sala parto di Ostetricia del nosocomio. Un tira e molla che va avanti da anni e che ha creato incertezza non solo tra il personale che continua a ribadire la qualità e l’operatività della struttura, ma anche tra le gestanti alcune delle quali hanno preferito partorire altrove, Branca, in Umbria, in primis, facendo diminuire il numero annuo di nati a Fabriano che si attesta, dopo la crisi economica e lavorativa a non più di 350 parti ogni 12 mesi. “Serve una deroga da parte del Ministero per dare ossigeno al territorio – conclude Ceriscioli – per questo i nostri uffici hanno mandato una nuova missiva al ministro Grillo e agli uffici competenti per replicare al documento tecnico che, alcune settimane fa, ha dato parere negativo alla richiesta di deroga che va avanti dal 2015”. Convocato per giovedì 9 agosto, intanto, il consiglio comunale sulla sanità, richiesto dalla minoranza consiliare. Ma a lavorare non è solo la politica fabrianese. Si muovono anche i consiglieri regionali. Il gruppo Uniti per le Marche ha presentato una mozione in Regione a firma del capogruppo, Boris Rapa coadiuvato dai partiti di maggioranza. “Il Profili – ha dichiarato Rapa – è al servizio di un vasto territorio montano del nostro entroterra che è stato colpito da una pesante crisi occupazionale ed economica, poi dai recenti e non ancora superati gravi eventi sismici che hanno lasciato pesanti conseguenze”. In primo piano anche i problemi di viabilità causa lavori senza fine lungo la SS76 che rendono il Fabrianese sempre isolato dalla Vallesina.

m.a.