FABRIANO, PRESSIONE FISCALE 58,2%. LO STUDIO DELLA CNA

di Andrea Riccardi, Segretario della Cna di Jesi e Fabriano area vasta

La Cna ha elaborato i dati sulla tassazione e rileva come ci siano differenze tra un comune e l’altro. “Sembra assurdo, ma fare impresa cambia a seconda del comune dove ci si trova – spiega Andrea Riccardi segretario della Cna di Jesi e di Fabriano – Da un confronto puntuale si rileva che su 137 comuni studiati, la città più virtuosa è Gorizia (dove il peso complessivo delle imposte su una piccola impresa raggiunge il 53,8%), per arrivare in coda alla classifica con Reggio Calabria (che sfonda il muro del 73,4%). Puntando la lente sui comuni capofila dell’area interna, rileviamo che a Fabriano la percentuale della pressione fiscale è del 58,2%, mentre a Jesi è del 58,1% (nel 2017 era per entrambi i comuni del 57,9%) e il giorno in cui gli imprenditori saranno liberi dal versamento delle tasse è il 30 luglio: data fino alla quale l’imprenditore dovrà lavorare per produrre il reddito necessario per assolvere gli obblighi fiscali e contributivi (lo scorso anno il cosiddetto tax free day era il giorno prima: il 29 luglio)”. Secondo lo studio della Cna, sia a Jesi che Fabriano la pressione fiscale è leggermente inferiore a quella del capoluogo marchigiano (ad Ancona è del 59,6%). “La tassazione sui rifiuti è considerata da molti imprenditori un fardello – spiegano il presidente della Cna di Jesi Alberto Possanzini e il presidente della Cna di Fabriano Maurizio Romagnoli – ed è necessario che le amministrazioni lavorino congiuntamente per diminuire i costi attraverso una semplificazione e razionalizzazione del servizio. La soluzione ideale sarebbe il passaggio dalla tassa alla tariffa puntuale, seguendo la logica che chi produce più rifiuti deve pagare di più rispetto chi ne produce meno. In molti casi le imprese artigiane pagano lo smaltimento di tutto quello che producono avendo per Legge il divieto di conferire direttamente in discarica, ma poi si vedono costrette a versare la quota comunale della tari, pagando due volte lo stesso servizio”. Nei prossimi incontri con i sindaci di Fabriano e di Jesi la Cna riprenderà in mano la questione chiedendo aggiornamenti sugli ultimi sviluppi e sulle posizioni che le amministrazioni stanno prendendo per risolvere il problema.