LA FESTA DEL PATRONO, L’OCCASIONE DI RITROVARSI

Grande festa, ieri 23 giugno, nel centro storico di Fabriano. Dopo l’appuntamento mattutino con Convivio Errante, la passeggiata storico-gastronomica a cui hanno preso parte più di 200 iscritti, migliaia di persone hanno preso parte ai due appuntamenti della serata. Porta del Piano ha vinto il Palio dei Monelli. Seguono: Pisana, Cervara e Borgo. Per il quinto anno consecutivo i Verdi del Piano si portano a casa il primo posto nella sera della vigilia del patrono. Stasera, 24 giugno, invece, l’attesissima Sfida del Maglio alle 22,30 in Piazza del Comune. Tra le infiorate, il premio all’opera più bella è andato a Porta Pisana che, nelle sere precedenti, aveva vinto anche i Giochi popolari e la Sfida degli Arcieri. Seguono: Borgo, Cervara e Piano.

Colorate, precise, profumate, ricche di storia e di simboli, uno tra tutti, il fabbro, simbolo della città della carta. C’è tempo fino ad oggi, domenica 24 giugno, per ammirare le infiorate artistiche del Palio di San Giovanni Battista di Fabriano. Queste opere floreali, grandi 42 metri quadrati, sono state realizzate con estrema precisione in 22 ore. Ecco le location per poter fotografare ancora i lavori realizzati da centinaia di maestri infioratori. Porta del Borgo: Oratorio della Carità; Porta Cervara: chiesa San Filippo; Porta Pisana: chiesa Santa Caterina; Porta del Piano: Chiostro San Venanzio. I bozzetti sono stati disegnati dagli alunni del Liceo Artistico Mannucci di Fabriano dopo mesi di studio sul tema dei fabbri.

“Nel bozzetto – ha detto Leonardo Sassi, autore di quello della Porta del Borgo – ho voluto rappresentare tre diverse visioni del fabbro, un artigiano, che sin dalle origini della nostra città ha assunto notevole importanza, a tal punto da essere inserito nello stemma comunale”. Gli studenti Charlotte Faderin, Nicola D’alterio, Veronica Lilli sono gli autori dell’opera della Porta del Piano. “Abbiamo raffigurato la vera identità del fabbro, abbinandolo ad uno spazio aperto, mentre padroneggia i suoi strumenti. Ad incorniciare le figure una parete di pietra ed un morbido panneggio che ricorda il sipario teatrale”. E ancora. “Il bozzetto raffigura nella sua parte centrale il fabbro, che nel folclore e nel pensiero popolare assume forti significati magici e simbolici. Da sempre considerato una figura potente e appartenente a quella categoria di uomini che devono al contributo divino, la loro capacità di cambiare la forma e le caratteristiche dei metalli, tramite il fuoco” spiegano gli autori dell’opera del Pisana, Alice Pallotti, Antonio D’angelo, Sonia Bevilacqua. “Il progetto vuole presentarsi allo spettatore seguendo un intreccio atipico del mondo degli infioratori e la scena è divisa in più episodi” sintetizza Ruben Gagliardini, Porta Cervara.

La festa del patrono, di monsignor Stefano Russo, Vescovo di Fabriano-Matelica

Anche quest’anno il Palio di San Giovanni Battista per la nostra comunità diventa l’occasione di ritrovarsi, di guardarsi in faccia, di viveri momenti di  riflessione e di spensieratezza, momenti di aggregazione. Il tema che è stato scelto per questo XXIV Palio mette in evidenza la “storica” operosità dei fabrianesi, caratteristica che ancora oggi costituisce uno dei principali “patrimoni” del nostro territorio. Pensando proprio alle origini di Fabriano, mi piace il riferimento alla leggenda del fabbro che ci richiama alla necessità di far si che questa operosità venga messa al servizio della pacifica e possibile convivenza con la coscienza che quanto facciamo in questa direzione non è mai abbastanza. Che vinca il migliore allora, con la speranza che il primato spetti a quello spirito di amicizia con il quale vogliamo e possiamo vivere questi giorni di festa. Alle ore 18 solenne pontificale in Cattedrale San Venanzio con tutto il clero, i religiosi, le autorità e i figuranti del Palio. Seguirà la processione in onore di San Giovanni Battista per le vie del centro.

Gli orari di apertura del museo Diocesano  di oggi, 24 giugno: 10.30-12.30 e 16.30- 19.00.

Il Palio per guardare avanti, di Marco Ottaviani, presidente Fondazione Carifac

Il Palio di San Giovanni Battista, da anni, è un valore aggiunto per il nostro territorio, perché unisce varie generazioni e permette di sentirsi “cittadini di una storia”. La Fondazione Carifac lo sostiene con orgoglio all’insegna della tradizione, del simbolo del fabbro, della fatica e della creatività: parole chiave del nostro futuro, anche in ragione del riconoscimento Unesco e della kermesse mondiale che si terrà a Fabriano nel 2019. Un evento inserito in una rete che diventa filiera specie per i nostri artigiani, visto che siamo detentori di virtù che risaltano arti e mestieri antichi. Nel terzo millennio abbiamo bisogno più che mai di una progettualità condivisa, di una Fabriano partecipativa, dinamica, solidale. La rete, su scala internazionale, può partire anche da qui, dal Palio di San Giovanni Battista. Lo sviluppo culturale e turistico si innesta nella messa insieme di interventi per costruire una sorta di “Città Ideale”, che dal Rinascimento urbinate del Quattrocento arrivi ad oggi. Dunque un progetto, insieme ad altri, che dovrà diventare di largo respiro e che può fornire gli strumenti idonei per ripensare la città e la sua ospitalità. Sviluppiamo un nuovo saper fare perché i talenti locali emergano e sappiano proporsi in un clima ricettivo. Offrire, non solo accogliere. Essere protagonisti, non comprimari.

m.a.