LA COLLINA DELLA VITA, NUOVI PROGETTI CON GLI ALUNNI DI FABRIANO

Fabriano – Buone nuove sulla nota associazione ONLUS “La collina della vita”: nell’orto della scuola primaria Marco Mancini di Fabriano, infatti, è stato un periodo di grande fermento. Nell’area fuori dalla recinzione scolastica sono stati piantati peri, kiwi, meli, e due grandi ciliegi che con tutte queste piogge hanno risentito relativamente poco dello stress da trapianto, mentre alcune piante che erano già state messe a dimora lo scorso anno sono state danneggiate dalle gelate tardive ed ora stanno mettendo alcuni nuovi germogli che indicano la loro capacità di riprendersi. All’interno dell’orto, in un’aiuola la flora è stata ampliata con due meli, otto violette, un pero e altri fiori e piante caratteristiche della zona, ad esempio fiori a campana. Nel corso di questo anno scolastico, come scuola hanno messo in atto alcune iniziative come: “Coloriamo Fabriano, ti dono un glicine”, “Coltiviamo l’amicizia, ti dono una fragola” mentre ora stanno terminando un progetto proposto da Whirlpool, nato da una collaborazione tra le classi 2^A e 4^B, “Momenti da non sprecare” contro gli sprechi alimentari e per imparare a conservare correttamente il cibo. Infine, insieme al liceo artistico Mannucci, la Classe 2^A sta realizzando, su coppi antichi, pitture ad olio raffiguranti alcune piante e frutti coltivati nel parco didattico.

All’interno di un’aiuola nell’orto sono state piantate violette, gerbere, piccole begonie e aspettano che da un giorno all’altro tornino a germogliare le brugmansie, meglio conosciute come trombe d’angelo. Nella zona riservata alle aromatiche, crescono rigogliosamente tante piante: alloro, timo, maggiorana, finocchio selvatico, dragoncello, salvia, rosmarino, origano, menta da cocktail, mentuccia, menta romana, santoreggia, melissa…mentre all’interno dell’orto i ragazzini hanno piantato pomodori, melanzane, peperoni e peperoncini, zucchine, cetrioli, melone, anguria, sedano, cipolle e carote.

Nelle ultime settimane, l’insalata, in particolare la lattuga romana, è stata presa di mira da tante lumache e i ragazzi, insieme al maestro, hanno dovuto ingaggiare una vera e propria lotta per proteggerla. Non volendo usare prodotti chimici, hanno circondato il terreno con della cenere che ha fornito la pizzeria “Bella Ischia” e lo hanno cosparso di gusci d’uovo frantumati donati da “La sfoglia d’Oro” per rendere difficoltoso il cammino delle chiocciole. Seppure non eliminate completamente, sembra che ora molte si siano trasferite altrove. Le fragole, che stanno ora maturando, sono un grande spettacolo e una grande attrazione per i bambini che spesso si avvicinano lungo la recinzione dell’orto, allungando le loro manine all’interno della rete con il desiderio di poterne “rubare” e gustare qualcuna. Le piogge incessanti di questo periodo stanno facendo crescere molta erba nella zona che costituirà il Parco Didattico e sarebbe necessario tagliarla. Inoltre, mancano ancora alcuni alberi di ciliegio per completare “La Collina dei Ciliegi” nella zona ad est dell’orto e sarà da completare anche una parte della recinzione lungo il lato nord della collina.

Tra i programmi della scuola c’è anche la realizzazione di un “Laboratorio del Verde” dove i bambini potranno fare le loro esperienze e una serra che riparerà dalle rigide temperature invernali le piante più piccole e delicate. L’associazione “La Collina della vita”, costituita da moltissimi genitori della scuola primaria e materna, si sta impegnando a sostenere e completare il progetto, collaborando materialmente ed economicamente alla sua realizzazione. In questo periodo in particolare, propone la raccolta di fondi attraverso la donazione del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi; è sufficiente indicare il suo numero di codice fiscale: 92043810420 nel primo spazio della dichiarazione per farle un piccolo dono. Essendo infatti una Associazione onlus, può ricevere le nostre donazioni, a noi non costa nulla ma sarà un grande vantaggio per i bambini del nostro territorio.

Classe 3C, Liceo Scientifico Vito Volterra, Fabriano