HA CHIUSO LA STORICA AGENZIA ECCLESIASTICA DI FABRIANO

Ha chiuso per sempre la storica Agenzia ecclesiastica situata lungo la salita di via Balbo che conduce all’ex cinema Montini, in centro storico. Una decisione sofferta, quella presa dall’ultimo titolare, Nicola Strambolini, che ha fatto di tutto per non piegarsi alla crisi. Prima ha cambiato nome alla sua attività e l’ha chiamata “Tra cielo e terra”, poi ha aggiunto anche prodotti non prettamente religiosi per cercare di arrivare a fine mese, ma nulla di fatto. Domenica, per l’ultima volta, è stata chiusa la serranda di un negozio a cui tanti anziani e anche i sacerdoti sono molto affezionati. Nicola, 54 anni, ex cassaintegrato della Antonio Merloni, si era rimboccato le maniche, dopo essere rimasto senza il suo lavoro in fabbrica e aveva investito in centro. Le cose, però, non sono andate come sperava e lo storico esercizio aperto da più di 30 anni con altri gestori, finisce la sua corsa. “Ho lavorato con lo spirito di servizio per i parroci e per la comunità religiosa che per anni aveva questa attività come punto di riferimento – racconta Nicola con un pizzico di commozione. – I primi due anni, 2012 e 2013, sono stati soddisfacenti, nonostante già la crisi mordeva. Con il passare del tempo diversi clienti sono scomparsi. Meno soldi in circolazione e il boom di Internet, tra le cause della fine”. Strambolini sottolinea come sia cambiato il modo di acquistare. Oggi, con il computer che ha preso il sopravvento, i piccoli negozi, sono quelli che soffrono di più. “Purtroppo la situazione economica di Fabriano, la mancanza di persone che quotidianamente passeggiano in centro storico dovuta forse alla mancanza di parcheggi con strisce bianche in centro e la grande distribuzione non mi permettono più di andare avanti e domenica ho chiuso definitivamente. Lavorate tutto il giorno solo per pagare tasse e imposte varie non va bene”. Nicola non è nuovo a questi “chiari di luna” visto che aveva già perso il suo posto da operaio all’interno dell’Antonio Merloni. Adesso non si perde d’animo e si mette subito alla ricerca di qualcosa… magari fuori Fabriano perchè la volontà non manca. Guardando le scaffalature vuote del negozio dove trovavano spazio cornici, statue, libri, arredi sacri, solo per fare un esempio, Strambolini assapora il clima della sconfitta. Rivolgendosi alle istituzioni ricorda i sacrifici dei piccoli commercianti che vivono e aprono il negozio, ogni giorno, tra le incertezze. “Negli anni – precisa – ho ascoltato tanti proclami, tante parole, ma nessun fatto concreto per aiutare le piccole attività. Non vale la pena: chiudo a malincuore. Mi dispiace per Fabriano e soprattutto per il centro storico che è bellissimo e poteva offrire anche questo genere di servizio! Sono tanto deluso per come è andata”.

Marco Antonini