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IL VINILE E’ TORNATO

Ciao a tutti i lettori di Radio Gold. ROCK & WORDS sono Fabio Bianchi e Massimo “Max” Salari. Insieme raccontano la storia della musica Rock e dintorni, l’evoluzione e come nascono i generi musicali, tutto questo in conferenze supportate da audio e video . Assieme sono nel direttivo dell’associazione Fabriano Pro Musica. FABIO BIANCHI: Musicista, suona batteria e tromba. Ha militato in diverse band fra le quali i Skyline di Fabriano e l’orchestra Concordia. MASSIMO “Max” SALARI: Storico e critico musicale, ha scritto e scrive in riviste musicali di settore e webzine come Rock Hard, Flash Magazine, Andromeda, Rock Impressions, Musica Follia, Flash Forwards ed è gestore del Blog NONSOLO PROGROCK. Per sei anni è stato vicepresidente di PROGAWARDS, premio mondiale per band di settore Rock Progressivo e sperimentale.

PER CONTATTI: rockandwordshistory@gmail.it

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IL VINILE E’ TORNATO

Di Max Salari

C’era da aspettarselo, me lo auspicavo, ma soprattutto lo avevo previsto in tempi non sospetti, ossia circa dieci anni fa. Non poteva essere altrimenti, l’amato vinile è ritornato, anche sotto la spinta delle case discografiche oramai a secco di vendite ottiche. Manca il rapporto fisico con la musica. La musica ha perso molto in sostanza negli anni, il povero CD fa la figura di colui che ha un suono perfettino e freddo, ma soprattutto lascia poca sostanza in  mano. Vogliamo poi parlare dell’invisibile MP3?

Il vinile, o per gli attempati come me il 33 giri, ha la possibilità di lasciarti in mano il rapporto visivo e fisico con la musica. Una copertina che è già di per se un opera d’arte, spesso apribile in due (gatefold), se non con dei gadget aggiuntivi con poster e quant’altro. Puoi vedere i solchi più scuri e profondi, dove con la puntina riesci a centrare l’inizio del brano o dove esso gode di momenti più bassi e pacati. I testi sono leggibili non microscopici, e a volte se si tratta di un disco straniero, anche tradotti (vedi Genesis).

L’LP o long Playing è tornato per la gioia dei collezionisti e non soltanto.

Tornano i Picture Disc, ossia i dischi con la copertina stampata sul vinile stesso ed i bootlegs, registrazioni illegali stampate da fantomatiche case editrici per la gioia di alcuni fans. Nascono in rete importanti punti di ritrovo dove poter acquistare o vendere dischi, oltre che Ebay, Amazon si hanno i più esaustivi Discogs e Popsike, veri punti di riferimento anche per poter quotare il valore di un vecchio vinile. Girano prezzi da capogiro per dischi che hanno in realtà venduto poco nel tempo. Questo fatto è dovuto alla limitata tiratura di stampa originale e allora ecco degli esempi italiani: ANALOGY “Analogy” (Produzioni  Ventotto PRVLP 2204 – 1972)  8.000 Euro

LASER “Vita Sul Pianeta” (Car Juke Box CRJLP 00032 – 1973) 8.000 Euro

FLASHMEN “Pensando” (Kansas LDM 17003 – 1972) 5.000 Euro

LA SECONDA GENESI “Tutto Deve Finire” (Picci GLA 00024 – 1972) 6.000 Euro

Se andiamo all’estero i futuri Beatles ossia i THE QUARRYMEN con “That’ll Be The Day/In Spite Of All The Danger’ sono valutati 100.000 Sterline! Non se la cavano male neppure i SEX PISTOLS con il 45 giri ‘God Save The Queen/No Feelings’ dei Sex Pistols del 1977, del valore di 8.000 Sterline.

Ma questo non deve essere un mondo che spaventa per cifre o giochi al riguardo, anche un neofita si può avvicinare tranquillamente e a prezzi modici al vinile, soprattutto nei store prima citati.

Come pulire un vinile

Avete trovato dei vecchi vinili in soffitta? Sono sporchi? Potete tranquillamente prendere una bacinella d’acqua tiepida , ci aggiungete alcool (o acqua distillata) e sapone per i piatti, poi con una spugna morbida o un pennello, lavate il disco girando per il verso antiorario. Sciacquare sotto la cannella e asciugare tamponando con dei panni. Il gioco è fatto.

Da Wikipedia:” Il disco in vinile, noto anche come microsolco o semplicemente disco o vinile, è un supporto per la memorizzazione analogica di segnali sonori. È stato ufficialmente introdotto nel 1948 dalla Columbia records negli Stati Uniti come evoluzione del precedente disco a 78 giri, dalle simili caratteristiche, realizzato in gommalacca. Attualmente il termine vinile viene spesso usato per indicare in particolar modo gli LP (dischi da 30 cm rotanti a 33⅓ giri al minuto), anche se tale utilizzo è improprio, visto che anche dischi di altri formati sfruttano lo stesso materiale come supporto. Come il suo antenato, il vinile è una piastra circolare recante su entrambe le facce un solco a spirale (inciso a partire dal bordo esterno) in cui è codificata in modo analogico la registrazione dei suoni. Le migliori qualità del vinile (PVC) rispetto alla gommalacca permisero di ridurre lo spessore dei solchi, diminuire il passo della spirale e abbassare la velocità di rotazione da 78 a 33⅓ giri per minuto, ottenendo così una maggiore durata di ascolto, che raggiunse circa 30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP), con punte massime di 38-40 minuti per lato, specie per le opere liriche.”.

E’ quindi ovvio e viene da se che anche il mercato del giradischi comincia a ripartire, ma questa volta con una aggiunta tecnologica in più, cioè con la possibilità di ascoltare il disco ma anche in contemporanea di passarlo su una chiavetta USB. Si trovano in commercio prodotti al riguardo di tutti i prezzi a partire da 100 Euro fino a giungere al top del top, un giradischi nipponico fatto con una testina laser (luce) al posto della testina in diamante così da non rovinare mai il vinile e avere il massimo della qualità sonora, ma siamo sull’ordine dei 13.000 euro, questo si che è lusso.

Il vinile è ufficialmente tornato, ora spero soltanto che non sia una moda di passaggio, perché in questo caso si parla di qualità e di rapporto fisico con la musica. Un vero piacere. (Max Salari)

RECENSIONE

SAVATAGE – Edge Of Thorns

Atlantic – Genere: Metal Progressive – Supporto: cd – 1993

 17 ottobre 1993,  in seguito ad un incidente stradale muore il chitarrista Christopher Michael Oliva, detto Criss. La sua presenza terrena ha lasciato un segno indelebile, soprattutto nello stile chitarristico, paragonato a quello dell’altrettanto grande  Randy Rhoads (Quiet Riot, Ozzy Osbourne). Con il fratello Jon in Florida forma una delle band più interessanti in ambito metal, a cavallo fra Power, Sinfonico e Prog, una band che ha rilasciato negli anni notevoli capolavori come “ Hall Of The Mountain King”, “Gutter Ballet” e “Streets: A Rock Opera”, ma per qualche arcano motivo non si ha mai avuto la soddisfazione di collocarli fra i grandi di tutti i tempi. Una band sfortunata sotto molteplici punti di vista, ed  uno stile unico e ben riconducibile. Probabilmente l’intelligenza compositiva non riesce a convincere molteplici fans del genere, non ci dimentichiamo che i dischi fuoriescono in un contesto quantomeno particolare, quello dove il Metal Prog  (a parte qualche nome ancora acerbo come Dream Theater e Queensryche), in quel periodo non è ancora ben sviluppato. Le tastiere nel Metal…per carità! Gli esordi  partono dal lontano 1975 e ovviamente  non hanno ancora la spina dorsale che avrà negli anni ’80 e ’90.

“Edge Of Thorns” è l’ottavo album in studio, diciamo di metà carriera, è l’album dove il cantante Jon si fa temporaneamente da parte per dedicarsi completamente alle tastiere. Il ruolo verrà ricoperto dal giovane talentuoso  Zak Stevens.

L’artwork di “Edge Of Thorns” è affascinante, curato nei particolari, così come è curata la musica in maniera quasi maniacale. Canzoni senza sbavature, dotate di tecnica e buon gusto per la melodia, soprattutto nelle ballate come “All That I Bleed” e “Sleep”. Capolavoro assoluto la title track che apre l’album, il piano di Jon scandisce il tempo come un orologio. Il brano ha tutte le caratteristiche della perfezione compositiva, dal ritornello ai riff per non parlare del solo, dove la chitarra di Criss sembra dare scariche elettriche. Si ha sempre l’impressione che il musicista non riesca mai a staccare le mani dallo strumento.

Non disdegnano passaggi oscuri e malinconici, i Savatage su questo ci hanno abituato anche con altri dischi. “He Carves His Stone” e “Follow Me” sono esempi di come si intende il Metal di classe. Punti qualitativi difficilmente raggiunti da altri gruppi. Ma qui tutto funziona a dovere, l’album scorre velocemente fra energia e  melodia.

Da bravo collezionista del vinile mi sono anche cercato il doppio lp contenente le bonus tracks acustiche “All That I Bleed” e “If I Go Away”. Il doppio vinile all’interno oltre che ai testi, contiene tutta la storia dei brani, un libro vero e proprio, una chicca da non perdere in quanto anche il suono ci guadagna, assumendo una rotondità differente rispetto alla versione del cd. Suono più caldo e profondo.

I Savatage successivamente rilasceranno altri piccoli gioielli, ma questo avevo voglia di metterlo nuovamente in luce, perché la vita non è sempre giusta, ci sono dischi che probabilmente escono in un momento sbagliato e noi allora gli rendiamo giustizia. MS

«Ha vissuto per quella chitarra. Quando andavo a casa sua a trovarlo non importava cosa stava facendo, telefonando, mangiando, Criss aveva sempre una chitarra in mano». (Il padre di Criss Oliva)

SAVATAGE “Edge Of Thorns”: https://www.youtube.com/watch?v=4VOzdcCy1Vg

 

CANZONE CONSIGLIATA DELLA SETTIMANA

Ivan Graziani – “Scappo Di Casa”

Questa settimana vogliamo ricordare e far conoscere a tutti voi un altro tassello importante della musica Rock, questa volta italiano: IVAN GRAZIANI. I più attenti di voi noteranno che ne abbiamo fatto anche uno speciale in diretta su RADIO GOLD e invitato Tommaso Graziani (figlio) con la sua band nella nostra piazza. Ma allora perché insistere? Per molteplici motivi, il primo è che una persona muore solo quando la si dimentica e Ivan non va dimenticato in quanto “poeta di provincia”. E’ stato il chitarrista Rock per eccellenza in Italia, suonando con Battisti, Antonello Venditti, Anonima Sound e moltissimi altri prima di iniziare una fortunata carriera solistica. Un pezzo di storia che vi consigliamo di approfondire. Il brano scelto non è il solito successone planetario, facile pescarlo in una discografia come quella di Ivan. Avremmo potuto dire “Lugano Addio”, “Monna Lisa”, “Pigro”, Firenze”, Malelingue”, “Agnese”, “Il Chitarrista” e altre decine e decine di successi, invece no, la scelta ricade su “Scappo Di Casa” perché mostra il lato poetico dell’artista, una storia dura di provincia, raccontata su una metrica lirica assolutamente inusuale. Ecco la genialità del cantautore teramano, qui a nudo, struggente e graffiante qui…Ivan!

IVAN GRAZIANI “Scappo Di Casa”

https://www.youtube.com/watch?v=8VMKOAEFpq4